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Intervenuto a Class CNBC, il presidente nerazzurro Erick Thohir è intervenuto per parlare ampiamente a tutto campo sulle strategie attuate dalla società per il rinforzamento della rosa e per chiarire alcuni punti della gestione:
- Se Candreva sarà uno dei rinforzi?
Vedremo vedremo. Abbiamo portato Banega che comunque ha fatto bene in Copa America, ha fatto bene nella Liga, ha fatto sì che il Siviglia potesse conquistare una Coppa. Questi sono i giocatori che noi abbiamo necessità di avere.
- Ce ne saranno altri?
Vediamo. Noi crediamo di avere un buon team, un buon management, e sicuramente in questa stagione ci sono 2-3 giocatori che potremo portare, anche perché non abbiamo solo un campionato da giocare quest'anno. Avremo bisogno anche di altri giocatori, forse avremo bisogno di una rosa completa di 29 nomi che possono essere utili non solo in campionato. Abbiamo Ranocchia, Nagatomo, abbiamo Palacio. Questi formano la nostra base stabile, poi ovviamente guarderemo ad altri 2-3 giocatori che ci possono essere utili per le varie competizioni. C’è un’ottima relazione con Mancini, malgrado qualche discussione. Ci sono delle opinioni discordanti tra me e lui, ma è importante lavorare per la squadra".
- Avete rifiutato 60 milioni per Icardi? Non c'è nessun prezzo che possa giustificare la cessione di questo giocatore?
"Ognuno si augura che il numero possa essere superiore ai 60 milioni. Ma per noi al momento non è importante questo. Costruiamo un team, dobbiamo guardare alla dinamica. L'Inter sarà qui per centinaia di anni ancora, il presidente può essere invece cambiato, il management e i giocatori anche. E' l'Inter che è importante, è l'Inter che deve rimanere. L'Inter è il top team che è costituito da individui, i quali possono cambiare. Ma non per me, ma per tutti. Questo cambiamento potrà avvenire ogni anno".
- Quanto è difficile decidere e costruire una strategia? Chi la decide?
"Come ho detto anche in altre occasioni, noi siamo una sorta di comitato. Nel business, quello che noi facciamo è comune a quello che accade in altre realtà. C'è una sorta di comitato di rischio che decide, come nella banca. Qui è la stessa cosa, per acquistare i giocatore è importate la volontà di tutti. Ma attenzione, c'è anche un dipartimento finanziario che deve sapere qual è il numero che si spende per questo giocatore. Era diverso prima che io andassi in Italia, forse addirittura era diverso per altri club italiani. Ma questa è una cosa a cui io credo profondamente, quando si deve comprare un giocatore devono decidere tutti. Anche chi si occupa delle finanze deve sapere, perché anche il fatturato è importante nel momento in cui decido di portare un giocatore in squadra. Facciamo un esempio, quando portiamo un giocatore dalla Turchia dobbiamo lanciare un social media in Turchia, e la stessa cosa va fatta dalla Cina e in Indonesia. Questo è connettere con i fans, è molto importante. La chiamiamo burocrazia per il calcio? Sì, ma posso dire che non è complicato avere una burocrazia nel calcio. Perché significa ridurre il rischio, significa che se prendiamo a decisione sbagliata stiamo prendendo la decisione sbagliata per il club.
- E adesso è arrivato un altro socio...
Questo è un punto importante. Adesso per esempio abbiamo Suning, loro sono un grandissimo gruppo. Sono molto più grandi di me. Suning, me, la compagnia, il management, noi capiamo che solo insieme possiamo fare l'Inter grande. Quando io sono arrivato due anni fa dicevano 'ah Thohir sarà una fase di transizione'... ok, non lo nego. Infatti io sono stato protagonista di una fase di transizione, ma io penso che questo sia un bene per il club. Abbiamo costruito nuovi campi di allenamento, fatto cose nuove a San Siro, stiamo pensando ad un museo. Abbiamo portato dei nuovi giocatori, abbiamo anche accresciuto la nostra base di fondo. E' passata a 311 milioni dai 254 milioni precedenti, il fatturato da 164 a 186 milioni. E attenzione però, 164 milioni con l'Europa League, 186 milioni senza l'Europa League. Io penso che noi potremmo anche raggiungere i 200 milioni di fatturato come nel 2010 quando l'Inter vince tutto, il Triplete.
- Cosa ha portato questo alla squadra?
Ha portato tutto una serie di valori. Ma guardiamo l'industria, il nostro numero riuscirà quest'anno a bissare quello del 2010. Il presidente Zhang ha detto molto chiaramente in conferenza stampa che è importante fare le cose insieme: supportare il management, supportare il team, supportare i giocatori per tornare a vincere la Champions League. E devo dire che comunque andare in Champions League non è molto simpatico per le squadre italiane, abbiamo uno slot di tre posti. Ma l'Italia e l'Inghilterra sono quelle che stanno spendendo di più per la UEFA, quindi è anche giusto che la UEFA riconosca questo all'Italia, l'importanza del calcio italiano in Europa. Per questo noi siamo in discussione con loro. Io penso che sia necessario che Italia, Germania, Spagna e Inghilterra debbano avere 4 slot per la Champions League. Questo pensa sia la realtà, non penso di chiedere troppo eh. Noi siamo importanti per il calcio europeo".
- Il giocatore che vorresti all'Inter?
"Un giocatore che sogno di vedere all'Inter è un giocatore importante per la squadra e non per me. Il giocatore che sogno è Messi, è uno dei migliori, un sogno per qualsiasi club".
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