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Nel tardo pomeriggio di ieri, il presidente nerazzurro Erick Thohir, ha salutato tutti e si è imbarcato verso l’Indonesia.
Non starà via molto; il suo ritorno in Italia è previsto per il 27 marzo, non tanto per presenziare il Cda che dovrà deliberare sulla semestrale, ma per un appuntamento molto più importante: deve cioè parlare con gli istituti di credito che dovranno accollarsi le garanzie bancarie ancora a nome di Moratti. Il tutto, infatti, dovrà avvenire tra maggio e giugno e solo allora il tycoon potrà considerarsi a tutti gli effetti il nuovo azionista di maggioranza del club nerazzurro. Ebbene, la strada intrapresa è quella di appoggiarsi ad un gruppo di consulenti esterni che avranno il compito di effettuare una nuova “due diligence”, attraverso cui attestare che la società di corso Vittorio Emanuele ha avviato un percorso che porterà al risanamento dei conti, un processo inevitabilmente complesso che però dovrebbe restituire solidità finanziaria al club anche negli anni a venire. Si tratterà di una sorta di certificazione, che farà da garanzia sui programmi di Thohir. A quel punto, gli istituti di credito procederanno con il trasferimento dell’esposizione debitoria. La svolta verso una condotta più virtuosa dal punto di vista economico servirà anche davanti all’Uefa, visto che servirebbe per attenuare le eventuali sanzioni prevista dal Fair Play finanziario
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