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"Il lungo corteggiamento di Beppe Marotta è stato determinante nella scelta di modificare la destinazione quando ormai sembrava fatta con i rossoneri. L'Inter aveva ottenuto un primo risultato favorevole al termine della sessione invernale dello scorso gennaio, quando il giocatore non si era mosso dal Borussia Moenchengladbach. A quel punto non esisteva più un problema di concorrenza sul cartellino, ma era sicura la possibilità del colpo a parametro zero. A frenare l'Inter tra giugno e la prima metà di luglio era stato l'inserimento molto deciso del Psg. Se Nagelsmann fosse andato ad allenare i parigini, quasi sicuramente Thuram avrebbe firmato per la squadra transalpina. Con tutto quello che ne consegue a livello di benefici economici.
Quando il trasferimento dell'allenatore tedesco è saltato, l'Inter ha capito che poteva tornare in corsa e ne ha approfittato rapidamente anche grazie alla partenza di Dzeko che ha liberato una quota di monte ingaggio utile a concludere l'affare. Il Milan non ha voluto pareggiare l'offerta e si è sfilato (pur nell'ambito di una sessione da 130 milioni investiti). Sabato questa scelta ha impietosamente presentato il conto all'interno di un tabellino che sembra fatto appposta per alimentare discussioni su alcune recenti strategie milaniste".
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