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Quella contro lo Shakhtar è stata probabilmente una delle migliori prestazioni dell'Inter di Antonio Conte. Netto 5-0 e finale europea che mancava dal 22 maggio 2010, anno del Triplete. Una stagione più che positiva per i nerazzurri, merito anche del grande lavoro del tecnico leccese, maestro nel rivitalizzare i giocatori. Ed è quello che ha fatto con Romelu Lukaku. Il belga veniva da una stagione più che complicata al Manchester United, ma il tecnico nerazzurro lo ha voluto fortemente e i risultati gli stanno dando pienamente ragione. "La resurrezione del belga, da emarginato del Manchester United a uno degli attaccanti più temuti del continente, è il simbolo della rinascita del suo club", sottolinea il Times.
"Conte ha subito fatto sentire la sua presenza quando è arrivato a Milano la scorsa estate. Aveva in programma di trasformare l'Inter da perenne incompiuta in una seria minaccia per la Juventus. Lukaku era la chiave del piano. Il belga ha subito giustificato la fiducia riposta in lui. In un anno Conte ha reso l'Inter capace di lottare in Italia e all'estero. Ha lottato per liberarli dal soprannome di "Pazza Inter", guadagnato dopo anni di imprevedibili prestazioni e crolli. Non ci è riuscito completamente, ma arrivano alla finale di venerdì con una serie di sei vittorie consecutive".
(The Times)
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