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Giovanni Trapattoni, ex allenatore dell'Inter, ha parlato ai microfoni di Tuttosport per commentare il momento dell'Inter. Ecco il suo pensiero:
Se mi aspettavo un avvio del genere da parte dell'Inter?Penso che l'Inter non sia una sorpresa, anzi. Ovviamente in pochi pensavamo a una partenza sprint, ma Mancini ha a disposizione una rosa interessante con elementi forti fisicamente, ma anche tecnici. La squadra sta prendendo coscienza dei propri mezzi, sta acquisendo entusiasmo partita dopo partita e può sicuramente crescere ancora. Certo, la nostra serie A è lunga e difficile, ma non è mai facile iniziare così».
La dimostrazione sta nei risultati delle dirette rivali?La gente spesso fa uno più uno senza andare a profondo della questione. A inizio stagione le squadre svolgono delle preparazioni differenti, c'è chi deve preparare le coppe europee, chi ha molti giocatori che fra agosto e la sosta di settembre hanno interrotto i lavori per raggiungere le proprie nazionali, chi vuole partire forte o mettere energia nelle gambe. Solitamente un calendario sulla carta semplice può nascondere insidie, perché le cosiddette piccole a inizio campionato non si fanno trovare impreparate e corrono a mille. E' facile dire che l'Inter tolto il derby ha avuto un buon calendario, ma vincere domenica a Verona col Chievo non era una passeggiata».
L'Inter ha ridotto il gap con Juventus e Roma? Penso di sì, questa squadra ha mentalità vincente e può puntare in alto».
Fino allo scudetto?Perché no e poi l'appetito vien mangiando e questa Inter sta costruendo qualcosa di importante. Certo, la Juve è la Juve e ha la pelle dura, tornerà su. La Roma gioca bene, anche il Milan non mi dispiace, ma poi capitano delle partite in cui fanno fatica e perdono punti. Comunque la serie A è il campionato più incerto di tutta Europa, in Spagna, Francia o Germania si sa già chi vincerà il titolo».
Questa Inter le ricorda qualche squadra del passato?La sua Inter dello scudetto '88-89 o il Milan di Capello che a inizio '93-94 vinceva spesso 1-0? Sono epoche diverse, ma questa è un'Inter che può arrivare fino in fondo».
Quanti meriti ha Mancini? Molti, ma Roberto è un tecnico di esperienza, non un cretino o l'ultimo arrivato. E' un ottimo allenatore e le difficoltà che ha avuto l'anno scorso si stanno rivelando un punto di forza in questa. E' arrivato a stagione in corso, ha provato i giocatori in ruoli diversi per vedere come potevano rendere. Si è fatto un'idea della rosa e ha chiesto poi i rinforzi nei punti giusti. Mancini non è uno sprovveduto, ha navigato in Europa e ha allargato le proprie conoscenze».
Si dice: Mancini è bravo a farsi comprare i giocatori?Vero, di sicuro vanno però fatti i complimenti alla dirigenza dell'Inter: ha centrato gli obiettivi che si era prefissata e preso dei giocatori che mancavano».
C'è qualcuno che la incuriosisce più di altri?Kondogbia e Perisic. Hanno qualità, forza fisica, personalità: ancora non sono al top, ma si vede che faranno la differenza».
Oggi stanno risplendendo Medel e Felipe Melo: la forza fisica dell'Inter è un segreto della mini fuga della squadra di Mancini?In Italia, più che in altri campionati europei, la fisicità fa la differenza. La tecnica serve, e l'Inter ha calciatori in grado di risolvere la partita con una giocata, ma soprattutto all'inizio della stagione, quando una squadra deve trovare la quadratura migliore, avere gente di forza e potenza aiuta. Pensate alla mia Juventus, dove c'era Furino, o a Gattuso nel Milan: sono giocatori fondamentali, hanno caratteristiche agonistiche uniche e una mentalità vincente che rende più forte la parete che sorregge i compagni».
Ha parlato di giocatori che possono risolvere la partita: le piace Jovetic?E’ un giocatore di qualità internazionale, imprevedibile e spregiudicato. Punta la porta, ma sa anche giocare per i compagni. E’ uno che farà la differenza, non solo nell’Inter, ma in tutto il campionato"
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