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Trevisani: “Inter, ogni tiro anche centrale può essere gol. Handanovic uno dei 2 problemi”

Marco Astori

L'analisi del giornalista: "Tu puoi giocare bene, ma non puoi evitare che gli altri ti tirino in porta: se ogni tiro centrale può diventare gol, la fiducia è da un'altra parte"

Intervenuto in collegamento con Tutti Convocati, Riccardo Trevisani, giornalista e commentatore, ha parlato così del derby di questa sera entrando poi nel periodo poco brillante dell'Inter: "Nella condizione in cui è il Milan penso possa permettersi di pareggiare oggi e con il Napoli. L'Inter è in un momento assolutamente negativo, io la vedo meglio per il Milan a livello di condizione mentale. I problemi dell'Inter? Bisogna chiedere ai tifosi quando vedono che l'Inter prende un tiro nello specchio della porta se vogliono andare dallo psicanalista: ogni tiro nello specchio della porta c'è da prendere paura e questo è il primo grosso problema.

Tu puoi giocare bene, ma non puoi evitare che gli altri ti tirino in porta: se ogni tiro centrale può diventare gol, la fiducia è da un'altra parte. Lo è nei tifosi, figuriamoci ai giocatori vicini. C'è un problema porta, lo dico da tre anni e non sono più tanto solo in questa battaglia. A catena poi c'è un'Inter che gioca meglio e più alta, De Vrij non è il giocatore che anche con Conte soffriva: infatti il tecnico poi si è messo 30 metri indietro e l'Inter non ha preso più un gol manco per sbaglio. L'altro problema è che Lautaro è stato parificato agli altri giocatori della rosa: dopo la partenza di Lukaku si sentiva un giocatore diverso, chiedeva un trattamento diverso.

E invece al 60' esce lui al posto di chi ha 11 anni in più di lui. E quando c'è da scegliere il partner di Dzeko si sceglie una volta Lautaro, una volta Correa e una volta Sanchez. Eh no, ragazzi. E' cambiato qualcosa perché ha trovato meno minuti, più sostituzioni gli hanno tolto i rigori e una sommatoria di cose che l'hanno fatto storcere. Che poi lui abbia reagito malissimo dal punto di vista del rendimento e abbia colpe, è indiscutibile: ma non tutte le colpe sono sue, come non lo sono quelle di De Vrij. Solo quelle di Handanovic non sono cambiate perché sono di anni e non di Spalletti, Conte o Inzaghi".