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Troppi dribbling sbagliati, Hernanes spento. E poi 28 palle perse

Riccardo Fusato

Interessante disamina quella della Gazzetta dello Sport, sulla gara di ieri sera tra Inter e Udinese. La basi del gioco del calcio infatti, dicono che, contro squadre che pensano solo a difendersi e si compattano di dietro servono giocatori in...

Interessante disamina quella della Gazzetta dello Sport, sulla gara di ieri sera tra Inter e Udinese.

La basi del gioco del calcio infatti, dicono che, contro squadre che pensano solo a difendersi e si compattano di dietro servono giocatori in grado di fare l’uno contro uno creando superiorità numerica. Bene, nonostante l’Inter abbia i giocatori con queste caratteristiche ieri sera si è fallito lo stesso. Motivo? Una statistica balza subito all’occhio e può essere la spiegazione; I dribbling sbagliati, 18 su 23 tentati: in particolare 4 su 4 da Nagatomo, 4 su 5 da Guarin, 2 su 2 da Alvarez. L’argentino era stato messo in campo da Mazzarri proprio per le sue abilità nell’uno contro uno e anche per cambiare qualcosa sulle linee tattiche. Appena entrato, in effetti, Ricky è avanzato per creare il due contro uno a destra e portare fuori un difensore.

L’altro dato è stato il nuo acquisto Hernanes e cioè colui che in maglia Lazio aveva deciso la gara di Udine con quello che non gli è riuscito ieri, e cioè doppio passo sul difensore e tiro da fuori. Ieri? Un solo dribbling, sbagliato, e due conclusioni: una su punizione, una fermata da Scuffet. Ma a questo vanno aggiunte anche 28 palle perse. Troppe, soprattutto perché nella ripresa il Profeta ha giocato da regista aggiunto, ma con ritmo troppo compassato. L’Inter ha sempre affrontato l’Udinese a difesa schierata, perché la trasmissione del pallone non è mai stata veloce abbastanza.