Sedici punti nelle prime sei giornate: mai Luciano Spalletti - che ieri, per gli amanti delle statistiche, ha centrato la 200ª vittoria in carriera - era partito così bene. Tanto per rendere l’idea, un campionato fa - concluso con 87 punti, record storico per la Roma - nelle prime sei di campionato di punti ne aveva dieci e aveva già perso due partite contro Fiorentina e Torino. I numeri nel calcio non sono tutto e va subito detto che l’ Inter vista ieri col Genoa deve imparare a produrre un calcio più veloce e quindi più proficuo, considerato che per la terza gara consecutiva Icardi di palloni giocabili ne ha avuti ben pochi (il meglio lo ha dato con un coast to coast fondamentale per recuperare palla su Taarabt che era pronto a calciare in beata solitudine davanti ad Handanovic).
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TS – Inter, l’ha vinta Spalletti: squadra compatta ma i problemi restano in costruzione…
Il tecnico azzecca tutti i cambi e trova il 200° successo in carriera
Secondo TuttoSport, alla fine l’ Inter l’ha vinta grazie alla capocciata di D’Ambrosio ma pure grazie alle scelte dell’allenatore che ha azzeccato tutti i cambi e non ha avuto paura, nonostante i fischi di San Siro avessero già "battezzato" l’uscita dal campo di Candreva, di far esordire Karamoh, di ridare una chance a Joao Mario (che ha battuto l’angolo da cui è nato il gol) oltre che utilizzare Eder come primo cambio nel ruolo di "dodicesimo" che appare costruito su misura
per l’italo-brasiliano. In altri tempi il forcing finale l'Inter avrebbe perso ordine e forse il gol sarebbe sì arrivato, ma del Genoa in contropiede.
Un film troppe volte visto a San Siro in questi anni di grandi incompiute: stavolta invece la squadra, pur giocando a ritmi alquanto compassati, è sempre stata compatta, non ha perso le distanze tra i reparti e ha sofferto il giusto le ripartenze dei soldatini di Juric. Non prendere un gol è un merito e finora con Fiorentina, Spal e Genoa, l’ Inter spallettiana ha mantenuto la porta inviolata a San Siro. I problemi, come sottolineato, sono stati in costruzione: perché Borja Valero - alla terza da titolare in una settimana - boccheggiava.
Una propensione al mutuo soccorso che, grazie al lavoro di Spalletti, è stata già metabolizzata dalla squadra. Motivo per cui, partita dopo partita, matura sempre più la certezza che l’ Inter, in questo campionato, di partite ne perderà poche. Il che - pur senza regalare fuochi d’artificio - potrebbe bastare per planare nella Championsche verrà.
(Fonte: Stefano Pasquino, TuttoSport 25/09/17)
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