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Dopo la tripletta al Chievo , il rendimento di Ivan Perisic si è liquefatto. E, non a caso, sono iniziati i guai pure per un’Inter che non ha più vinto in campionato ed è stata messa alla porta in Coppa Italia dal Milan. Secondo i malevoli, il croato inizierebbe a sentire l’avvicinarsi dell’aria del Mondialee il fatto di vivere la realtà di Appiano in simbiosi con Brozovic - che da tempo non è più centrale nel progetto - non deporrebbe certo a suo favore. Anche per questo motivo si è fatta ancora più stringente la necessità di pescare sul mercato un giocatore che possa procurare un bell’elettroshock a questa versione balneare del giocatore che, fino a dicembre, aveva fatto scomodare - pur avendo caratteristiche differenti - il paragone con il miglior Salah visto a Roma. All’Inter Perisic, al momento, non ha infatti concorrenza: perché Karamoh, oltre a essere acerbo, nella gara di Coppa Italiacol Pordenone ha dimostrato di essere in difficoltà se piazzato a sinistra, mentre Eder - che lì invece potrebbe giocare - viene preferito dall’allenatore come vice Icardi. Qualora invece dovesse materializzarsi ad Appiano Gerard Deulofeu, la musica per Perisic cambierebbe, visto che il croato si troverebbe a convivere con un giocatore che punta fortissimamente al Mondiale. Per questo lo spagnolo ha chiesto di lasciare il Barcellona e per lo stesso motivo difficilmente accetterà la corte del Napoli, dove Deulofeu si troverebbe a fare la riserva di José Maria Callejon che è un suo concorrente diretto per un posto nella spedizione che condurrà in Russia la Roja.
Secondo TuttoSportl’Inter si è mossa per tempo su Deulofeu, giocatore che Luciano Spalletti già voleva con sé a Roma. Il ragazzo è considerato l’ideale tra i prospetti che offre il mercato per la possibilità di schierarlo su entrambe le fasce. A rendere l’orizzonte un po’ più complicato, il fatto che a Siviglia sia sbarcato l’allenatore che più ha esaltato le caratteristiche di Deulofeu, ovvero Vincenzo Montella, con cui - un campionato fa al Milan - il ragazzo si conquistò l’opportunità di tornare al Barcellona dalla porta principale. Montella aveva chiesto inutilmente che lo spagnolo fosse acquistato da Fassone e oggi in Spagna sono pronti a scommettere che l’allenatore tornerà alla carica per averlo con sé al Siviglia. Dal canto suo, il Barça, che vorrebbe includere l’obbligo di riscatto a 30 milioni sul cartellino, sa che l’Inter non può garantire questa opportunità per cui, prima di dare il placet al prestito in nerazzurro, si prenderà tutto il tempo utile nella speranza di trovare un club che accontenti club e giocatore.
L’impossibilità di chiudere affari con l’obbligo di riscatto è il motivo principale che rende un Tourmalet specialmente la trattativa Pastore. L’interessato è infatti pronto a chiedere in prima persona la cessione a Nasser Al-Khelaïfi però il Paris Saint-Germain, messo al centro del mirino da Nyon per la faraonica campagna acquisti estiva che ha portato Neymar e Mbappé al Parco dei Principi, non può permettersi di non includere nell’affare almeno l’obbligo di riscatto (a 40 milioni) per dare un primo segnale di buona volontà alla Uefa. Prestito con obbligo (a 30 milioni) è quanto chiede José Mourinho per Henrikh Mkhitaryan: un muro, quello eretto dal manager del Manchester United, che è effetto collaterale del niet estivo di Suningper Perisic. Oltre ai tifosi interisti, pure Karamoh attende con trepidazione gli eventi: nel caso in cui arrivasse un big in attacco, previo consenso del Caen il ragazzo verrà prestato a un altro club per far sì che possa trovare più spazio nella parte discendente della stagione.
(Fonte: Stefano Pasquino, TuttoSport 2/1/18)
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