TS – Inter, vincere il derby per affossare il Milan. Spalletti come Herrera?

La Championsin novanta minuti. Il derby è già spartiacque: l’ Inter, vincendolo, può affondare il Milan e mettere a rischio la panchina di Montella, per il quale sarebbe il terzo ko consecutivo. San Siro sarà pieno come un uovo e l’evento trasmesso in 180 Paesi. Non ci saranno però i proprietari dei club: Jindong Zhang e Yonghong Li. A proposito: l’interista, con un patrimonio di 11,9 miliardi di euro, è il 15° uomo più ricco in Cina, mentre Yonghong Li non è tra i primi duemila.

Se non è un match point, gli somiglia molto. Secondo TuttoSport l’ Inter, vincendo il derby, spedirebbe infatti il Milan a meno dieci. Una voragine dopo otto partite di campionato, anche perché per la squadra allenata da Vincenzo Montella sarebbe la quarta sconfitta dopo quelle patite con Lazio, Sampdoria e Roma. Per questo motivo Luciano Spalletti, nonostante l’handicap dato dalla necessità di preparare la gara in appena tre allenamenti (quello di ieri è stato il primo a ranghi completi, seguirà quello odierno e la decisiva rifinitura di domani mattina), sarà un martello verso i giocatori.

L’idea che questa sia una finale, è palpabile. Battere il Milan, tra l’altro, permetterebbe all’Inter di preparare in serenità la trasferta al San Paolo per affrontare il Napoli. Per Spalletti battere il Milan al primo derby sarebbe un’impresa: tra gli allenatori che all’Inter hanno conquistato almeno un titolo, l’ultimo a bagnare debutto nella stracittadina con un successo è stato Helenio Herrera nel 1960 (20 novembre, 1-0 gol di Armando Picchi) mentre tra quelli che hanno tagliato il traguardo delle cinquanta presenze, gli ultimi capaci di battere il Milan al primo rendez-vous sono stati Andrea Stramaccioni (4- 2, 6 maggio 2012) e Walter Mazzarri (1-0, 22 dicembre 2013) però entrambi, oltre a non portare a casa trofei, sono stati di passaggio nella storia dell’ Inter: Strama è sopravvissuto in panchina per 65 partite, Mazzarri 58. Spalletti, ossessionato com’è dall’idea di vincere qualcosa, punterà sicuramente a essere ricordato come chi ha preso il posto di Helenio Herrera nella statistica (mica facile: non c’è riuscito neppure Mourinho con una corazzata). Certo, il primo tassello dovrà metterlo domani sera battendo il Milan, poi dovrà pure vincere qualcosa ma per quello avrà tempo per riuscirci almeno per un paio di stagioni.

-Il Sole 24 Ore – Inter, diktat di Suning: controllo dei costi e no ad acquisti faraonici

(Fonte: Stefano Pasquino, TuttoSport 14/10/17)