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TS – L’Inter raggiunge…l’Inter: numeri da scudetto. Spalletti a caccia di titolari

Francesco Parrone

Dopo un inizio difficile i nerazzurri si sbloccano con il solito Icardi. Nel secondo tempo arriva il gol di Brozovic e la chiude nuovamente l'argentino

È un’Inter da record. Trentasei punti dopo quattordici giornate di campionato: eguagliato quanto fatto nel 2006/07 e nel 1988/89 (ma allora la vittoria valeva due punti) e in entrambi i casi fu scudetto. Secondo TuttoSportun’Inter che ha saputo sbancare Cagliari giocando (anche) da provinciale: ha sofferto, si è messa a specchio e poi - come fanno le grandi squadre - ha messo la freccia del sorpasso grazie alla qualità dei suoi solisti. Tra i quali spicca (ovviamente) Mauro Icardi che pure ieri ha brindato alla vittoria con una doppietta arrivando a 15 gol in 14 partite di campionato, numeri da Cristiano Ronaldo: «Per una notte potremo goderci la soddisfazione di essere primi però - “l’avvertimento” del capitano - gli altri devono sapere che noi non molliamo: la società da un paio d’anni lavora bene e noi stiamo facendo grandi cose».

Dolci (quasi) come le parole dell’argentino, le dichiarazioni di Piero Ausilio nel pre-partita che ha confermato come il rapporto tra il capitano e l’Inter sia ormai a prova di clausola: «Non è questione di clausole, è questione di ciò che si vuole essere e lui vuole essere importante per l'Inter. Vuole stare tanto tempo qui e vincere, noi siamo sempre stati fermi come club. Mauro sembra una scoperta come uomo e capitano ma per noi non lo è, noi abbiamo iniziato un progetto su di lui e puntiamo su di lui da tanto e ora i numeri ci danno ragione. Un contratto a vita? Quelli si possono fare da cinque anni, ma possiamo anche farne tanti...». Non tutto brilla nella notte di Cagliari. Agli atti rimane pure un primo tempo in cui la squadra è stata salvata da Handanovic e ha sofferto terribilmente il pressing del Cagliari: «Siamo partiti con l’atteggiamento sbagliato - ha ammesso Icardi - poi dopo l’1-0 loro hanno rallentato e noi ci abbiamo messo tanta determinazione. Dobbiamo però lavorare sulle cose che abbiamo sbagliato e, non avere le Coppe, avremo il tempo di farlo con calma. Così si costruisce la base per andare a giocare qualcosa di importante».

Col Chievo intanto si vedrà qualche variazione sul tema, considerato che mancheranno Miranda e Gagliardini (entrambi squalificati) e che Vecino - se gli esami strumentali ai flessori della coscia sinistra non daranno esiti netti - potrebbe essere messo in naftalina in vista della sfida allo Stadiumcon la Juve del 9 dicembre. Sarà quindi l’occasione per vedere all’opera qualche riservista. Anche perché, se l’Inter vuole pensare di fare corsa di testa fino alla fine, dovrà trovare in corso d’opera qualche titolare in più senza aspettare regali dallo Jiangsu, vedi Ramires.

(Fonte: Stefano Pasquino, TuttoSport 26/11/17)