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Inter-Atalanta è una partita di sinistra. Lo dice la classifica, con entrambe le squadre per ora nella colonna importante della graduatoria, lo dirà, forse, la sfida di questa sera con le due formazioni che potrebbero far pendere il proprio gioco offensivo proprio sulla fascia sinistra. Perché lì giocano, corrono, saltano l’uomo, inventano e segnano Ivan Perisic per l’Inter e Papu Gomez per l’Atalanta.
Secondo TuttoSportl’argentino, in passato spesso nel mirino dell’Inter, è indubbiamente il leader della squadra di Gasperini, l’uomo che, in giornata, può trasformare l’Atalanta da buona formazione di metà classifica a rivale temibile per chiunque, come dimostrato nel campionato scorso. Il rendimento del Papunon è ancora paragonabile a quello straordinario del girone di ritorno della passata stagione quando trascinò i suoi compagni in Europa League, ma i numeri sono ancora dalla sua parte: i gol sono 3, come nelle prime dodici giornate della Serie A 2016-17, gli assist 3 contro 1. Il tutto senza dimenticare che, rispetto a un anno fa, Gomez ha aumentato il numero di partite e competizioni a cui deve prendere parte, perché si sono aggiunte l’Europa League- dove finora ha fatto la differenza con 2 gol -, e la Nazionaleargentina con cui ha esordito a giugno, giocando poi altre tre partite tra la sosta di ottobre e quella appena superata. In questa Atalanta il gioco passa meno dai suoi piedi, perché l’innesto di Ilicic ha alleggerito certe sue responsabilità - lo sloveno ha avuto 17 occasioni da gol, il Papu15 -, ma la prima scelta offensiva della squadra rimane lui. Allo stesso tempo, Perisic rimane il secondo terminale offensivo dell’Inter alle spalle di Icardi, ma a differenza del capitano, il croato crea - 26 occasioni da gioco, 14 assist, 5 quelli vincenti - e segna (4 gol). Perché che l’Inter inizi l’azione a sinistra con i suoi spunti in velocità o dalla parte opposta con Candreva, Perisic c’è sempre, come primo ispiratore o come uomo deputato a chiudere sul secondo palo in base ai movimenti di Icardi. Così nell’Inter, come nella Croazia, dove segna e fa segnare.
(Fonte: Federico Masini, TuttoSport 19/11/17)
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