Nel post partita della partita contro il Parma vinta dall'Inter, il tecnico dei nerazzurri Luciano Spalletti "non trova nulla di meglio da fare che polemizzare con la società (e quindi con Marotta, che pur non essendo mai nominato è evidentemente l’obiettivo del tecnico) vuol dire che a cinque mesi dal termine della stagione siamo già al “liberi tutti”. E questo ancor prima di entrare nel merito delle dichiarazioni: perché anche il contenuto, in realtà, è una questione da porre in evidenza", riporta Tuttosport.
primo piano
TS – Spalletti, è Marotta l’obiettivo del tecnico. Ormai anche lui ha capito come andrà a finire
Il tecnico dell'Inter continua a mandare segnali alla società e a Marotta
"I direttori, quindi Ausilio, Marotta e company, devono trovare l’accordo per il rinnovo. E’ un imperativo, quello di Spalletti, che certamente non può non mettere in difficoltà l’Inter, che invece, alla luce della distanza tra domanda e offerta, sta cercando di prendere tempo, di tergiversare. La volontà c’è, ma non è chi possano bypassare alcune regole basilari. Tra le quali, quella di non creare eccessi di squilibrio all’interno della squadra. Icardi è un fuoriclasse, segna da anni con buona regolarità. Ma forse non è abbastanza per giustificare un guadagno che, se venissero accettate le richiesta della moglie, sarebbe praticamente il doppio rispetto al secondo giocatore più pagato dell’Inter. E pure il fatto che non riesca a rendere perché “distratto” da questi pensieri, non gioca certamente a favore di Icardi", prosegue il quotidiano. "Con le sue frasi, Spalletti, più o meno volontariamente, ha sposato la tesi del giocatore: nel momento in cui invita i direttori ad andare da lui, vuol dire che devono essere loro ad adeguarsi alle richieste, e non viceversa. Mettendoli, di conseguenza, in grossa difficoltà. Non basta: ha dato l’alibi a Icardi per giustificare il suo momento no, ha pure spiegato a chi non fa il suo mestiere come si deve comportare. In pratica, una deflagrazione di cui sinceramente non si sentiva la mancanza. Da uomo navigato di calcio, Spalletti non può certo non aver capito il peso di quanto stava per dire. E quindi porta ulteriore acqua al mulino di chi ritiene che, avendo ormai capito che a fine stagione sarà davvero difficile essere confermato alla guida dell’Inter, si tolga qualche sassolino nei confronti di una dirigenza che sta cercando il suo sostituto. Creandosi al tempo stesso gli alibi (il contratto di Icardi oggi come le notizie di Perisic che ha chiesto di andarsene un mese fa) per giustificare eventuali flop di rendimento".
© RIPRODUZIONE RISERVATA