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Dopo la sconfitta col Parma, l'Inter ha finalmente ingranato e ha messo in fila sei vittorie consecutive. Merito anche di Spalletti che sta gestendo al meglio tutta la rosa che gli è stata messa a disposizione. L'ormai consolidato turnover sta dando i suoi frutti, anche se "a Luciano Spalletti, ipse dixit, quella parola non garba tanto perché considera tutti titolari. Al netto di certi sofismi, resta la capacità dell’allenatore di sfruttare a fondo la rosa che gli è stata messa a disposizione da Suning. A oggi, il solo Handanovic le ha giocate tutte. Però nelle pieghe delle statistiche si evince come la spina dorsale della squadra sia costruita chiaramente sull’asse che parte da Skriniar, passa per Brozovic e arriva a Nainggolan che - come si prevedeva - da quando è tornato disponibile (a Bologna, 1° settembre) le ha giocate tutte da titolare", si legge su Tuttosport.
L'inserimento di Nainggolan: "È il Ninja la differenza dell’Inter spallettiana: perché è l’uomo che dà equilibrio al 4-2-3-1, perché è l’unico tra i centrocampisti ad avere la “frustata” in zona gol e pure perché può permettersi di rifiatare durante le soste per le Nazionali, non essendo più il nome contemplato dal Belgio. Buon per l’Inter e per Spalletti che ha sfruttato la pausa settembrina per far svolgere la preparazione al suo allievo prediletto dopo un’estate passata in bacino di carenaggio a causa dell’infortunio patito a Sion", analizza il quotidiano.
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