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L’avventura in nerazzurro di De Pieri è iniziata con una battuta durante un pomeriggio d’inverno. Giacomo si sta allenando con gli Esordienti, è appena arrivato alla Liventina Opitergina dal Casale: ha 12 anni. A bordocampo c’è Bruno Cover, storico responsabile scouting del club. Da anni la società lavora come centro di formazione dell’Inter. Quel giorno a Motta di Livenza, paesino in provincia di Treviso, è arrivato Roberto Samaden: in quel periodo coordinatore del vivaio nerazzurro. Quando si accomoda accanto a Bruno, in mezzo al campo c’è un ragazzino che fa la differenza. Dribbla, gioca bene nello stretto, serve assist. “Come si chiama – chiede Samaden -? Sembra davvero bravo”. “Questo qui è due volte Del Piero”, scherza Cover. “Ne sentirete parlare”.
Aveva ragione. L’assonanza con il cognome c’è tutta. Poi alla Liventina Opitergina si racconta di quando un piccolo Alex fu scartato a un provino prima di arrivare al Padova. Stavolta tutti si sono accorti del talento di Giacomo. “Si è trasferito nel nostro club durante l’ultimo anno dei Pulcini – racconta Cover -. Era piccolo, volevamo aspettare. Ma suo padre Massimo era deciso. La famiglia abita a Casale sul Sile, circa 40 minuti di auto dal nostro centro sportivo. Con un minibus organizzato dalla società, Giacomo e gli altri bambini potevano allenarsi e giocare con noi”. De Pieri ha lasciato il segno fin da subito: “Ciò che più mi ha colpito di lui è la spensieratezza. Non gli interessava competere con i compagni, vincere le partite. Voleva soltanto divertirsi. Arrivava al campo sempre con il sorriso. Gli piaceva provare la giocata complicata, il dribbling impossibile. Eravamo convinti che avesse un potenziale enorme”.
[…] Bruno Cover era con Giacomo anche quando da Motta di Livenza partivano in auto e arrivavano fino ad Appiano Gentile per i primi allenamenti con l’Inter: “Il ragazzo aveva 14 anni. Gli chiedevo se fosse pronto per trasferirsi, lui era già sicurissimo”. Tra il 2017 e il 2018 ha pure incontrato Zaniolo, in quel periodo impegnato con la Primavera. Insieme hanno scattato un selfie che Giacomo ogni tanto riguarda. Poi nel 2020, De Pieri ha lasciato la famiglia per trasferirsi in nerazzurro.
Ed è subito partito fortissimo: al debutto derby contro il Milan e fascia di capitano al braccio. Miglior marcatore con l’U16, 14 reti e 9 passaggi vincenti in 24 gare con l’U17 due stagioni fa. A giugno 2023 è stato anche convocato dal c.t. Corradi con l’Italia U17 per l’Europeo. Dalla Liventina Opitergina fino alla maglia azzurra della Nazionale. Giacomo ci ha sempre creduto. A 3 anni e mezzo tirava pallonate sul campetto di cemento dell’oratorio di Casale sul Sile. Crescendo ha passato i pomeriggi guardando i video di Neymar su Youtube, oggi il suo idolo è Foden. Come la stella del Manchester City, anche De Pieri sogna di vincere la Champions e di giocare un Mondiale. Tutti i gol che segna li dedica ai nonni. Erano sempre con lui a ogni allenamento e partita. Gli hanno insegnato a credere nei sogni. Quando debutterà a San Siro il pensiero sarà tutto per loro”, si legge.
(Fonte: gazzetta.it)
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