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«Tali effetti negativi sono stati in parte compensati dai benefici derivanti dalle incisive azioni di razionalizzazione strutturale dei costi attuate negli ultimi anni, sia nell’area Football (che ha visto una sistematica e progressiva diminuzione del costo per personale tesserato, nonché dei relativi ammortamenti, nel corso del triennio 2021/22 – 2023/24) che dell’area Corporate. Le azioni di razionalizzazione dei costi non hanno comportato effetti sugli investimenti pianificati ai fini del raggiungimento degli obiettivi – previsti nel Piano Strategico 2024/2025-2026/2027 approvato a ottobre 2023 (il “Piano”) – in relazione alla competitività sportiva a livello italiano e internazionale e di rafforzamento del brand Juventus a livello globale».
«Nel dettaglio, l’incremento della perdita dell’esercizio rispetto all’esercizio precedente è principalmente imputabile a minori ricavi e proventi per complessivi € -113,1 milioni, di cui: (i) € -57,4 milioni per minori ricavi da diritti audiovisivi e proventi media (tale voce include circa € -64,6 milioni relativi ai minori ricavi derivanti dalla mancata partecipazione alle competizioni UEFA); (ii) € -36,0 milioni per minori proventi da gestione diritti calciatori e (iii) € -19,7 milioni complessivi per minori ricavi netti da gare, sponsorizzazioni, vendite di prodotti e altri».
«Si segnala che anche i ricavi da gare (inferiori di € -11,6 milioni rispetto all’esercizio precedente) e da sponsorizzazioni sono stati direttamente penalizzati dalla mancata partecipazione alle competizioni UEFA. Occorre infine evidenziare che l’esercizio 2023/2024 ha visto realizzarsi il record di ricavi derivanti dagli incassi delle gare casalinghe (escludendo quindi quelli correlati alla vendita di biglietti per le competizioni UEFA), dello Stadium Tour & Museo, del J Hotel e del J Medical».
«I costi operativi e gli ammortamenti e accantonamenti netti – seppur penalizzati da maggiori oneri non ricorrenti rispetto a quelli dell’esercizio precedente (€ 35,9 milioni rispetto a € 22,2 milioni) – si riducono per € 37 milioni complessivi, grazie ai positivi effetti delle azioni di razionalizzazione costi attuate sia nell’esercizio appena concluso che in quelli precedenti. Il risultato netto risente infine di maggiori oneri finanziari netti per € -2,9 milioni, di minori imposte per € 3,2 milioni e di altre voci minori che generano un effetto positivo netto di circa € 0,3 milioni».
«I diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori ammontano a € 274,6 milioni, in diminuzione di € 49 milioni rispetto al saldo al 30 giugno 2023; si precisa che tale dato, in costante diminuzione negli ultimi esercizi, non è rappresentativo del potenziale valore di mercato di tali diritti, che è anzi stimato essere significativamente superiore, nel complesso, al valore netto contabile esposto in bilancio. I terreni e fabbricati ammontano a € 167,4 milioni, in diminuzione di € 4,5 milioni rispetto al saldo al 30 giugno 2023; anche in relazione a tale dato, si segnala che il potenziale valore di mercato delle principali attività incluse in tale voce (in primis, dell’Allianz Stadium) è stimato essere significativamente superiore al valore netto contabile esposto a bilancio».
«L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2024 ammonta a € 242,8 milioni, riducendosi nell’esercizio, rispetto al valore di € 339,9 milioni al 30 giugno 2023, di € 97,1 milioni per effetto del cash-flow positivo di periodo. Tale riduzione deriva dalla combinazione di più effetti: il cash-flow operativo negativo del periodo – derivante soprattutto dai mancati ricavi correlati alla partecipazione alle competizioni UEFA, stimabili nel range di € 90-95 milioni – e i rilevanti pagamenti di debiti netti per Campagne Trasferimenti riferiti soprattutto a esercizi precedenti (pari a circa € 114 milioni) sono più che compensati, nell’esercizio in esame, dall’impatto positivo dell’aumento di capitale per circa € 198 milioni netti e dall’incasso di circa € 77 milioni netti derivante dalle cessioni pro-soluto di crediti verso società calcistiche estere».
«Al 30 giugno 2024 il Gruppo dispone di linee di credito bancarie per € 479,8 milioni, non utilizzate per complessivi € 179,9 milioni. Le linee utilizzate – pari a € 299,9 milioni – si riferiscono per (i) € 214,9 milioni a anticipazioni su contratti e crediti commerciali (ii) € 50,8 milioni a finanziamenti e a scoperto di conto corrente e (iii) € 34,2 milioni a fideiussioni rilasciate a favore di terzi. A fronte di tali utilizzi, il Gruppo al 30 giugno 2024 dispone di liquidità per circa € 36,4 milioni, depositata su vari conti correnti».
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