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Arrivano i primi provvedimenti a Perugia per il caso-Suarez. E' stata infatti sospesa per otto mesi dall'esercizio del pubblico ufficio la rettrice dell'Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli nell'indagine sull'esame "farsa" di Luis Suarez, che era arrivato nel capoluogo umbro per sostenere il test di italiano, necessario per ottenere la cittadinanza in vista di un possibile passaggio alla Juventus.
Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza le ha notificato un'ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva. Ma sono scattati anche altri provvedimenti, con la stessa sanzione comminata al direttore generale Simone Olivieri, alla professoressa Stefania Spina e al componente della commissione "Celi Immigrati", Lorenzo Rocca.
Vengono ipotizzati i reati di violazione del segreto d'ufficio finalizzata all'indebito profitto patrimoniale e falsita' ideologiche in atti pubblici.
Secondo il procuratore Raffaele Cantone "e' emerso che i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l'esito e il punteggio d'esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalita' di conseguire un positivo ritorno d'immagine, tanto personale quanto per l'Universita'".
Ma nel mirino degli inquirenti c'è anche la società bianconera.
"Gli accertamenti investigativi hanno consentito di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per 'accelerare' il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo quindi ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all'Universita', tuttora in corso di approfondimento".
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