«La regola dice che un tecnico non deve svolgere la funzione di allenatore se è squalificato, ovunque, non solo nel recinto di gioco. Quella di Mourinho è stata una squalifica non scontata, ma nei suoi confronti c'è stata la tolleranza che solitamente c'è verso tutti». Così, all'Agenzia GRT, il presidente dell'Assoallenatori, Renzo Ulivieri, sui mancati provvedimenti da parte del giudice sportivo nei confronti dell'allenatore dell'Inter che, squalificato, dalla tribuna vip del Meazza aveva urlato indicazioni ai suoi uomini durante la gara di domenica sera contro il Genoa. Il tecnico toscano racconta anche alcuni divertenti episodi vissuti in prima persona nella sua lunga carriera: «Tra primo e secondo tempo è prassi che l'allenatore squalificato entri nello spogliatoio da una porta secondaria. Una volta a Vicenza - rivela Ulivieri - nonostante fosse ripresa la partita, una persona addetta al controllo si fece aprire la porta dello spogliatoio, mi vide e mi chiese 'lei che ci fa qui?', io gli dissi 'sto in bagno!'; lui mi rispose che potevo andare nei bagni pubblici e quella squalifica non fu considerata 'non scontatà. In un Lucca-Vicenza, invece, mi beccarono mentre telefonavo: dissi che chiamavo mia madre, ma non mi credettero».
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ULIVIERI SU MOURINHO: “CONTRO IL GENOA NON HA SCONTATO LA SQUALIFICA”
«La regola dice che un tecnico non deve svolgere la funzione di allenatore se è squalificato, ovunque, non solo nel recinto di gioco. Quella di Mourinho è stata una squalifica non scontata, ma nei suoi confronti c’è stata la tolleranza...
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