Stamane, parlando con il legale, ha spiegato anche la sua versione sui biglietti per la finale di Champions a Istanbul: "Avevamo fatto una richiesta iniziale ma ce ne sono stati proposti meno della metà. Allora per evitare di lasciare la metà dei tifosi a casa abbiamo detto 'non va nessuno'. Poi invece la società in accordo anche con la Questura è riuscita ad ottenere i 1500 biglietti".
Inoltre, come ha spiegato l'avvocato Perlino, "anche dall'attività di indagine è emerso che il mio assistito non aveva alcun rapporto con esponenti delle famiglie calabresi. Lui si interfacciava soltanto con Marco Ferdico, chiamato il 'front man'", e che lo ha sostituito per via della notifica di un daspo per 10 anni.
(ANSA)
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