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Un nuovo Altobelli: “Pendolare Italia-Qatar. Mi chiamò Al Jazeera, pensai a Bin Laden”
Spillo Altobelli, ex bandiera nerazzurra e campione del mondo 1982, ha cambiato vita: «Vivo a Doha, in Qatar, sul Golfo Persico». E non da ieri. Sono ormai sette anni che l'ex attaccante nerazzurro si è trasferito.
«A Doha, chiusa la carriera di calciatore, andavo spesso in vacanza. Venni contattato da Al Jazeera Sport: trasmettiamo tutto il calcio italiano, ti interessa? E io: Al Jazeera? La tv di Bin Laden...? No, no, mi rispondono: quello è il canale delle news, noi trasmettiamo la Serie A. Mi rilasso e accetto. All’inizio, nel 2006, si trasmetteva dagli uffici di Milano: perfetto per me che tengo moglie, due figli (uno calciatore) e nipoti a Brescia. Poi Al Jazeera è diventata Bein Sport e tutta la produzione è stata trasferita a Doha. Da allora faccio il pendolare tra Italia e Qatar», spiega Altobelli al Corriere della Sera.
LA VITA - «Lavoro tre-quattro giorni alla settimana, concentrati nel weekend. Commento i match del nostro campionato, per cui nel Golfo vanno pazzi. E, durante la settimana, Europa League e Champions. Abito in albergo, non ho voluto casa: non mi va, a 61 anni, di pulire, rifarmi il letto, cucinare. Mi trovo benissimo, dico la verità».
I MONDIALI DEL 2022 - «Ho visitato molti compound: i lavoratori hanno la sala tv, l’ospedale, il ristorante, tutto. Stanno costruendo strade, alberghi, quattro linee della metropolitana. Ci tengono troppo: sarà un grande Mondiale»
FARE L'AMBASCIATORE PER I VIP AI MONDIALI - «Mah, sarei combattuto... Dopo tanti anni, pur tornando in Italia spesso, mi manca la famiglia e mi dispiace non veder crescere i nipotini... E poi c’è mamma, a Sonnino, in gamba ma anziana... So anche, però, che in Italia sarebbe difficile lavorare: tutti i ruoli in tv sono coperti. Eppure ho un’esperienza da commentatore pluriennale, ormai...».
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