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“UNA CLAUSOLA DA PAGARE PER ME E PER L’INTER. CONTRATTO ONESTO TRA GENTE ONESTA”. COSI’ PARLAVA MOU A NATALE

Daniele Mari

Quello che leggerete qui sotto è un articolo che pubblicammo noi di fcinter1908.it il 26 dicembre del 2009, nel quale Josè Mourinho commentava il suo rinnovo contrattuale e, per la prima volta, parlava della famosa clausola rescissoria,...

Quello che leggerete qui sotto è un articolo che pubblicammo noi di fcinter1908.it il 26 dicembre del 2009, nel quale Josè Mourinho commentava il suo rinnovo contrattuale e, per la prima volta, parlava della famosa clausola rescissoria, stipulata soprattutto per volere suo. Una clausola voluta per rendere "più facile" il contratto.

Parole che oggi stridono un po', alla luce delle problematiche sorte in questi giorni proprio in merito alla famosa clausola:

 

José Mourinho si confessa sulle pagine della rivista portoghese Publico. Il tecnico portoghese parla del suo futuro sulla panchina nerazzurra e dell'"amore" per l'Italia, che secondo la stampa nostrana si sarebbe esaurito."Ho firmato il rinnovo fino al 2012 perché, con la società, vogliamo continuare a lavorare insieme. Comunque, nel mio contratto, è prevista una clausola rescissoria che l'Inter dovrebbe versarmi in caso di esonero e che io dovrei versare alla società in caso di addio. E' un contratto facile, onesto. Uomini onesti, contratti onesti!"Su alcuni quotidiani italiani è stato scritto che l'amore di Mourinho per l'Italia è finito:"Prima di tutto il mio amore per il mio lavoro non finirà mai. Poi, io dico: come può finire un amore, se amore non c'è mai stato? Io posso dire che amo lavorare in Italia e che amo gli interisti. E per questo sto bene".Era d'accordo con lo scambio Ibrahimovic-Eto'o?"Nessun allenatore vorrebbe perdere Ibra, e io non faccio eccezione. Ma Eto'o è un grande campione e abbiamo scelto lui e Milito per costruire una squadra senza Ibra. E il risultato è che siamo primi in campionato e agli ottavi di Champions".Si è parlato di esonero in caso di sconfitta col Rubin. Come si è sentito?"Guardi, il mio posto è sempre in pericolo, perché alleno sempre club ambiziosi che tutti gli allenatori vorrebbero allenare e perchè quando sono in un club lavoro sempre anche per il futuro, quindi gli altri allenatori si trovano una squadra già attrezzata. Ma se il mio posto è in pericolo dopo aver vinto il campionato ed essendo ancora primo e agli ottavi di Champions, immagino come dovrebbe essere quello di chi continuamente fallisce gli obiettivi".