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Var, la “frecciata” di Spalletti e la retromarcia della Juve: prese anche una multa per…

Redazione1908

Le parole del tecnico nerazzurro sull'utilizzo del Var e la marcia indietro della società bianconera dall'estate ad oggi

Luciano Spalletti, tecnico dell'Inter, non ha mai avuto dubbi. La tecnologia del Var aiuta a ridurre gli errori ed è un supporto assolutamente positivo nell'analisi degli episodi dubbi. Non è la prima volta che Spalletti parla positivamente del Var. Lo ha fatto anche in occasione della conferenza alla vigilia di Atalanta-Inter, rispondendo ad una domanda relativa alla partita che è costata l'eliminazione dalla Champions League alla Juventus (con tutte le polemiche annesse e connesse). Queste le parole di Luciano: “La mia idea del Var mi sembra di averla detto e ridetta in tutte le salse. Sarà una cosa che verrà portata a livello mondiale. Bravo chi lo ha ideato e lo ha proposto quando in tanti gli davano contro, perché magari volevano che le cose rimanessero come erano. Non commento le parole, mi faccio un’idea, ma non commento”. Chi non voleva il Var? A domanda diretta Spalletti ha glissato, ma è sufficiente rispolverare alcune dichiarazioni nemmeno troppo datate per provare ad intuire a chi si riferisse.

A ottobre il presidente della Juventus Andrea Agnelli si era dimostrato piuttosto prudente sull'introduzione del Var. In una conferenza aveva sottolineato che erano stati commessi due errori ("due leggerezze": "Il Var è assolutamente positivoIo credo che però sono state commesse due leggerezze. In primo luogo ciascuna federazione ha la totale libertà di adottarlo fin da subito o meno. C’è troppo margine. Non si può fare sperimentazione su Serie A e Bundesliga. In ogni mercato prima si testa un prodotto, poi si mette in pratica. Occorre stilare una modalità di azione, un protocollo ben definito in ogni singolo dettaglio. C’è confusione fra gli stessi addetti ai lavori. L’applicazione di questo protocollo deve essere chiaro ai giocatori, agli arbitri stessi e agli allenatori. Non a me, che sono “solo” un dirigente sportivo in tribuna. Ci vuole omogenizzazione. In Italia abbiamo tre arbitri più il Var, poi andiamo in Europa dove ci sono i giudici d’area. E’ molto positivo, in ottica futura. Tutto sommato, al di là degli episodi, la Var opportunamente usata fa bene al calcio".

Ma il rapporto tra Var e Juventus era iniziato male. Gigi Buffon, portiere e capitano dei bianconeri, era sbottato in agosto dopo la partita giocata al Marassi contro il Genoa: "Cosa penso del Var? Così non mi piace, se ne sta facendo un uso spropositato e sbagliato. Parto dal presupposto che bisogna liberare gli arbitri dal mostro, anche per poter valutare serenamente la bravura di un direttore di gara che si deve prendere la responsabilità delle decisioni in base alle percezioni del campo. Secondo me si sta facendo un uso spropositato del Var, sbagliato. Si diceva che andava utilizzato con parsimonia, in modo giusto e utile. E invece così sembra di giocare a pallanuoto, è qualcosa di molto brutto. Anche perché nel calcio non tutti i contatti sono da rigore".

Anche Giuseppe Marotta si era espresso sul Var ad ottobre, sottolineando come con il suo utilizzo venisse meno il romanticismo del calcio: "Ben venga tecnologia e Var, di cui è strumento. Ma c'è un protocollo, motivo di confronto con le autorità, da rendere più armonico". Auspico un confronto ancora più frequente con la struttura Aia per superare l'esame. La Var porta a un calcio diverso, che abbandona quella sorta di romanticismo: le emozioni del gol saranno represse e la poesia 'Gol' di Saba dovrà essere riposta nel cassetto".

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, aveva preso di mira presunte lungaggini, che il Var avrebbe comportato (concetto più volte smontato con i numeri alla mano): ""Basta saperlo, così ci si organizza: si sta dieci ore allo stadio, si mangiano le noccioline, si fa un'azione ogni quarto d'ora". (dichiarazioni dopo la partita contro l'Atalanta)

La Juventus, per completare il ventaglio di dichiarazioni, è stata anche multata per insulti nei confronti del Var. E' successo in Atalanta-Juve. Il Giudice sportivo ha inflitto al dirigente Fabio Paratici “un’inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc a ricoprire cariche federali e a rappresentare la società nell’ambito federale a tutto il 15 ottobre 2017 ed ammenda di 20.000 euro per avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi proferito espressioni gravemente ingiuriose e insultanti nei confronti del Var“. Le recenti richieste da parte della società Juventus di poter usufruire del Var anche nelle competizioni europee poco si parlano con l'atteggiamento di inizio campionato. Meglio tardi che mai...