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'Bentornato, Stefano!" Incomincia così, in sala stampa, il Vecchi bis all'Inter. Sono passati alcuni mesi dalla 'prima volta' del tecnico della Primavera sulla panchina dell'Inter: il periodo di interregno tra Frank de Boer e Stefano Pioli. Poi è arrivata a sorpresa la scossa di Suning con l'esonero di Pioli. "Sono rimasto assolutamente spiazzato", ha dichiarato Vecchi in conferenza. Nessuno si sarebbe aspettato un ribaltone a tre giornate dalla fine. Ma la dirigenza ha deciso che non si butta via niente. Tre partite che potranno non significare moltissimo nell'economia di una stagione disastrata, ma che almeno costringono la squadra ad una necessaria presa di coscienza.
Le responsabilità dei giocatori - Vecchi non si nasconde dietro a giri di parole per cammuffare una realtà evidente a tutti: "La squadra ha subito parecchie batoste. Hanno ammesso che qualcosa è andato storto per colpa loro". I giocatori dell'Inter, in questo momento, hanno tutti i fari puntati su di loro. La proprietà, con l'esonero, ha avuto togliere ogni alibi e farà valutazioni severe a fine stagione. Vecchi ha fatto presente che chi pensa di continuare con questo andazzo, verrà messo da parte. La società gli ha dato carta bianca su tutto: formazione, moduli, cambi. E chi conosce Stefano sa che oltre ad essere un professionista serio e preparato, il tecnico ha uno spirito per nulla arrendevole. Ci sarà da rispolverare l'orgoglio e la voglia di dimostrare che onorare questa maglia è ancora possibile oltre che doveroso. A San Siro, domani, è attesa la contestazione della Curva Nord. E Vecchi mostra comprensione per l'amarezza dei tifosi: "Ci sta, mi auguro che i ragazzi siano forti". Domani ci sarà da essere uomini prima che giocatori di calcio. Il tempo delle scuse è abbondantemente terminato. Prima dei titoli di coda un'ultima possibilità per la squadra: dimostrare un sussulto di orgoglio. E rispondere alle critiche feroci degli ultimi mesi.
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