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Vecchi: “La differenza la fa la difesa. Non era semplice affidarsi a me. Consiglio a Pioli…”

Le parole del tecnico dell'Inter ai microfoni di Sky

Sabine Bertagna

Contro il Crotone sono finalmente arrivati i tre punti. Ecco le parole di Stefano Vecchi, che nella conferenza stampa di ieri aveva detto di voler lasciare la panchina con una vittoria, ai microfoni di Sky: "Abbiamo giocato una gara per larghi tratti dominando, ma con poca incisività. Unica cosa era quella di cambiare qualcosa e inserire giocatori freschi. Perisic dall'altra parte più incisività di là e con Jovetic in mezzo creare superiorità. Un colpo di fortuna in una partita giocata con grande equilibrio e attenzione. Non abbiamo concesso nulla a questo Crotone in salute. Noi eravamo una squadra un po' malata. Chissà che non abbiano capito che con il sacrificio si possono vincere le partite. Un consiglio a Pioli? E' questo. Troverà una squadra un gruppo di ragazzi che si sono messi a disposizione. Non me l'aspettavo veramente. Alla fine l'abbiamo vinta. Tornare alla Primavera? Chi viene dal basso non ha problemi a tornare in basso. Hanno capito che siamo uno staff con competenze che lavora bene. Torniamo al nostro posto e ringraziamo la società. Non era semplice non affidarsi a noi in un momento così difficile. Forse se c'era un 1% di possibilità di rimanere sulla panchina passava da due vittorie. Non è un rimpianto. Anche in Inghilterra abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Qualcuno si dimentica che non avevamo Brozovic, che stasera ha fatto una partita impressionante. Aveva,o quasi portato a casa il risultato. Difensori italiani? Ansaldi ha un problema al ginocchio, Nagatomo aveva giocato l'altra gara. Ranocchia sapendo come giocava il Crotone preferivo avere un difensore centrale più alto per affrontarli di testa, Murillo esplosivo manca un po' in centimetri. La differenza rispetto alle altre partite la fa la protezione e la difesa. Abbiamo cercato di creare due linee compatte sapendo che a Southampton potevamo soffrire e abbiamo sofferto. Quei gol lì non li puoi limitare ocn l'organizzazione. Oggi non abbiamo concesso una ripartenza grazie all'applicazione di Joao Mario, Brozovic, Candreva e Perisic. Li ringrazio per questo, non era facile neanche per loro".

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