Stefano Vecchi ha commentato ai microfoni di Sky la vittoria dell'Inter all'Olimpico contro la Lazio: "Questo è il minimo. Purtroppo la stagione si è indirizzata verso una brutta fine. Non cambia molto però per noi vuol dire tanto. I ragazzi hanno dimostrato di avere orgoglio, di allenrtsi bene in settimana e di metterlo in campo e la soddisfazione di vincere contro una squadra forte come la Lazio. Bravi ragazzi che hanno messo in campo lo spirito giusto. Tenere accesa questa squadra è questa la difficoltò anche durante gli allenamenti. A parte nella rifinitura, in cui mi sembravano superficiali, hanno fatto bene. Candreva che rincorre gli avversari, Eder davanti, dietro grande attenzione: alla fine le partite si vincono. Con la qualità che hanno questi giocatori dovrebbe sempre essere così. Tanti italiani? Oggi vorrei fare un elogio a Andreolli a Santon, che era tantissimo che non giocava, e a D'Ambrosio che ha concesso pochissimo. Oggi tutta la squadra si è aiutata, ha aggredito, non ha mollato. La pretesa è chiaro che deve essere sempre questa. Cosa dico al prossimo allenatore dell'Inter? Fare le cose semplici. Far rispettare le cose semplici. Un po' alla volta si mette a posto tutto. Le piccole cose: dalla gestione quotidiana allo spogliatoio. E' un'occasione. Tutti i problemi sono venuti alla luce e possono essere risolti. Ognuno per ul proprio ruolo sistemare le piccole cose. La proprietà è forte. Le cose grosse non si possono fare probabilmente, l'anno prossimo si è ancora vincolati al FPF."
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Vecchi: “Oggi per noi vuol dire tanto. Cosa dico al prossimo allenatore? Di fare…”
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(Sky)
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