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Vecino: “Infortunio momento difficile. Scudetto traguardo importante. Godin lo scorso anno…”

Il centrocampista nerazzurro si racconta in una lunga intervista per il podcast Colpo di Testa

Gianni Pampinella

Lo scudetto, il primo contratto da professionista, le grigliate ad Appiano. Sono alcuni dei temi trattati da Matias Vecino nel corso di una lunga intervista per il podcast Colpo di Testa. Il primo argomento è naturalmente lo scudetto. "Soprattutto felicità, arrivare a un traguardo così importante che qui mancava da tanto tempo è sicuramente è una cosa bella. Peccato sia capitato nell'anno in cui negli stadi non ci sono i tifosi, non riesci a capire la dimensione di quello che hai ottenuto, però ci godiamo il momento".

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"La mia carriera? Ognuno ha sempre degli obiettivi e fare cose importanti. È chiaro che per arrivarci la strada era lunga. Io sono arrivato alla Fiorentina da sconosciuto, è stato difficile. Guardare indietro e vedere il cammino percorso mi dà grande soddisfazione. Sono uno che consiglia molto i ragazzi, qui all'Inter adesso c'è Satriano, vedi che ha la voglia di spaccare il mondo. Arrivare in un paese nuovo a 19 anni non è semplice".

"Il mate? Da noi è come un tè, lo usiamo per stare insieme e fare gruppo. Si fa così con la famiglia, gli amici, magari da fuori può sembrare strano. Le grigliate alla Pinetina? L'altro giorno ne ho fatto una, ho fatto l'assistente di Lautaro, è lui lo chef! Io davo una mano perché servire 50 persone non è facile. Prima delle partite ascolto musica, un po' anche nello spogliatoio".

"Il primo contratto da professionista? Ricordo tutto, è stato un po' tutto veloce. Io giocavo nell'U18, in prima squadra i risultati non arrivavano, hanno mandato via l'allenatore e ha preso la squadra il direttore generale delle giovanili che avevo avuto due anni prima. È arrivato in prima squadra e ha portato me e un altro ragazzo". 

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