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L'Inter si appresta a giocare una partita, forse la più importante da quando c'è stato il cambio di proprietà, e anche molto difficile venerdì in quel di Nyon. Avversario di turno la commissione Investifgativa dell'Uefa.
L'Inter dovrà difendersi dopo il warning arrivato a fine settembre e per l'occasione sarà in formazione tipo. Con il capitano Thohir i nerazzurri schiereranno il Ceo Michael Bolingbroke, Michael Williamson, direttore dell'Area Amministrazione, Finanza e Controllo del club nerazzurro e Marco Fassone, il dirigente che in questi mesi ha direttamente intrattenuto i rapporti con l'Uefa.
Sarà una partita complicatissima; se è vero infatti che l'Inter non è da sola, convocate pure Roma, Monaco, Besiktas, Krasnodar, Liverpool e Sporting Lisbona, è altrettanto vero che il club nerazzurro presenta la più alta deviazione tra i propri bilanci e i parametri imposti dall'Uefa. Sede di esame sarà il triennio 2011/12, 2012/13 e 2013/14 e, a fronte di un rosso ammesso di 45 milioni, le perdite del club nerazzurro sono pesantissime: 250 i milioni di passivo da cui però vanno scomputati i costi degli ingaggi per contratti anteriori al 1° giugno 2010.
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