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L'Inter Primavera cade agli ottavi di finale del Torneo di Viareggio contro lo Spezia. I nerazzurri dominano la gara (Dalle Vedove inoperoso) ma sciupano nel primo tempo e sono sterili nella ripresa. Lo Spezia si difende con ordine, puntando con decisione ai rigori, e la scelta paga: dagli undici metri è una Caporetto per l'Inter, con Alborno, Gabbianelli e Olsen che calciano tre rigori uno più brutto dell'altro.
Nel complesso, su un campo osceno tra zolle e sabbia, l'Inter non demerita, pur senza strafare. Piace Pasa leader della difesa (anche Zaro non ha giocato male) e piace soprattutto Mbaye in mezzo al campo, in coppia con Olsen. Il danese è stato ordinato ma non ha mai acceso veramente la luce del gioco nerazzurro.
Partita senza squilli di Alborno, al ritorno da titolare, mentre l'attacco ha rappresentato la nota dolente. A fasi alterne Belloni, comunque il più pericoloso, si sono visti poco Colombi, Terrani e Garritano. Soprattutto Terrani ha sciupato un'occasionissima solo davanti alla porta, non un bel modo di festeggiare la convocazione per Cluj. Garritano, il più talentuoso del quartetto offensivo, si è spesso intestardito in azioni personali, non riuscendo a bucare la difesa avversaria.
Nella ripresa, Bernazzani ha provato a gettare nella mischia Forte e Bocar ma nessuno dei due è riuscito a dare la spinta decisiva. L'Inter esce così dal Viareggio ma gli obiettivi per la Primavera sono ancora tanti e ambiziosi: ci sono due titoli da difendere, quello in campionato e quello in NGS.
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