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Voi quindi siete contenti del trasferimento di Taremi all’Inter e che sia allenato da Inzaghi?
«Contentissimi. Mehdi ha le possibilità di fare molto meglio rispetto a quanto fatto in Portogallo. E l’Inter, giocando un calcio offensivo, può aiutarlo. Inzaghi sfrutta le qualità dei suoi calciatori al 100% e anche di più. Chi scende in campo, lo fa bene. Le transizioni sono ottime, come il giro-palla, gli inserimenti. L’Inter gioca benissimo, segna molto. È una squadra esempio per tutta Europa. E quindi Taremi potrà dimostrare le sue qualità, come viceversa il team sfruttare le sue di peculiarità».
Quanti gol pensa possa segnare Taremi?
«Difficile rispondere con esattezza. Direi tra i 12 e i 18-20 gol».
In teoria la coppia d’attacco titolare dell’Inter sarebbe Lautaro-Thuram.
«Taremi potrebbe fare molto bene anche sulla fascia, con un attacco a tre, o da mezzapunta. Comunque oggi giorno non ci sono titolari assoluti. Gli allenatori cambiano. E Taremi ha già iniziato benissimo. Lui vale tanto come calciatore».
Lei ha giocato in Italia dal 2000 al 2006. La Serie A di quell’epoca era il miglior campionato del mondo. Taremi a quale attaccante di allora può essere accostato?
«Lui ha diverse caratteristiche. Un mix di velocità, qualità tecnica, forza di testa. Potrebbe assomigliare a Shevchenko secondo me».
Lo vede meglio in coppia con Lautaro o con Thuram?
«Con Lautaro faranno benissimo. L’argentino tiene bene la palla, fa salire la squadra, mentre i movimenti di Taremi possono servire a tutta la squadra. Vedrà quante palle Martinez servirà a Taremi per farlo segnare».
Ma è vero che ora tutto l’Iran tifa Inter?
«Adesso sì. Arriveranno pure da tutta Europa a San Siro per vedere Taremi in azione. E ho letto pure che sui social l’Inter ha già beneficiato, con una crescita effettiva dei suoi numeri, del seguito dei sostenitori iraniani».
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