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E’ un Vidic determinato e molto concentrato quello che ha parlato alla Gazzetta dello Sport: “
In cosa si differenzia questa preparazione rispetto a quella che faceva a Manchester?«Qui c’è maggiore cura per i dettagli, per la tattica, là forse c’era più intensità, più esercizi sulla velocità. Ma si lavora duro comunque».
Anche la difesa a tre è una novità. Anche se Mazzarri dice che è più facile, se sei abituato a giocare a quattro.«Magari dopo sarà più facile, ma bisogna adattarsi e serve un po’ di tempo. Sabato con il Real abbiamo fatto abbastanza bene. Oltre al gol, loro non hanno avuto grandi occasioni»
Cos’altro vi ha detto la gara di sabato?«Anche se non era il vero Real, ci ha dato fiducia per il lavoro quotidiano. E’ comunque presto per capire dove arriveremo. Ci servono almeno altre due settimane».
Questi test estivi confermano che c’è ancora un grande gap tra club inglesi e italiani. Come si può colmarlo?«Lavorando duro. Loro hanno più mezzi e curano molto il settore giovanile. Bisogna cercare di imitarli, anche se l’Italia ha una cultura differente. Ma certe cose inizieranno a cambiare anche da voi».
Quella di stasera per lei non può essere una gara come le altre.«Anche se è un’amichevole e non ci sarà troppa pressione, mi farà una strana impressione giocare contro il mio passato. Rivedrò tanti amici, alcuni li ho sentiti via sms durante l’estate ma non abbiamo parlato di questa gara».
Quale è la cosa più importante che ha imparato negli otto anni con lo United?«Lì sono cresciuto sotto ogni aspetto. Il Manchester United è diventato uno dei club più famosi al mondo facendo crescere per gradi ogni settore della società».
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