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Il mercato degli attaccanti sarà molto attivo in questa estate. Anche l'Inter si sta muovendo per garantire ad Antonio Conte un reparto offensivo di livello; intervistato da La Gazzetta dello Sport, Bobo Vieri ha detto la sua su Dzeko e Lukaku:
Christian Vieri, ha visto Dzeko contro gli azzurri?
«Non avevo certo bisogno di Italia-Bosnia per scoprire Edin Dzeko. È l’attaccante più completo che ci sia in Italia: è fortissimo fisicamente, ha tecnica, colpo di testa, calcia benissimo con entrambi i piedi. Fa gol lui e fa segnare parecchio i compagni. Peccato che abbia già 33 anni, perché è uno spettacolo vederlo giocare».
È a un passo dall’Inter...
«I nerazzurri farebbero un salto di qualità pazzesco. Dzeko è uno che fa la differenza. Quando è in giornata è in grado di portare a “spasso” qualsiasi difesa».
Che succede invece a Higuain?
«Non si discute. Capita di vivere un periodo più difficile. Ma qui da noi, non dimentichiamolo, ha fatto una montagna di reti fra Napoli e Juventus: ha vinto molto e ha raggiunto pure una finale di Champions League. Al Milan non si è trovato bene per tanti motivi, e in pochi mesi era poi impossibile adattarsi al calcio inglese col Chelsea. Se io fossi un direttore sportivo scommetterei a occhi chiusi su Higuain».
L’Inter ha di fatto scaricato Icardi.
«Mauro è un realizzatore fenomenale, l’ho voluto vedere 3-4 volte dal vivo quest’anno. Credo che debba però giocare di più con la squadra. Non è nelle sue caratteristiche, ma a certi livelli deve aiutare di più».
Dia un consiglio là davanti alle nostre squadre.
«Mi piace Lukaku, ma uno così deve fare 30 reti a stagione. Ha mezzi impressionanti, è una belva, deve scaricare tutto il suo talento con continuità».
Lukaku-Dzeko all’Inter?
«Ne sento parlare, vediamo se si concretizzerà. In ogni modo l’Inter diventerebbe devastante».
Juventus ancora irraggiungibile?
«È là in alto. Domina da otto stagioni e l’anno scorso ha preso Ronaldo...».
È l’Inter l’unica in grado di impensierire i bianconeri?
«Non ha senso parlare di scudetto ora. Serve tempo per recuperare concretamente terreno. Di certo, la proprietà nerazzurra dimostra di avere grandi ambizioni e ha messo in moto una macchina importante. Antonio Conte è un allenatore top, e il suo ingaggio è un messaggio ben preciso. L’Inter sta facendo le cose per bene, e coi tempi giusti arriverà ai massimi traguardi. Non si può pensare di ribaltare certe gerarchie dall’oggi al domani».
Una risalita partita con Spalletti.
«Luciano è un mio amico, ho affetto enorme per lui. È una persona seria, è un allenatore di livello. Ha preso l’Inter in una situazione disastrosa e per due anni di fila l’ha portata in Champions. E secondo me ha fatto pure un buon cammino in Europa».
Dopo Ancelotti, tornano in Italia pure Conte e (probabilmente) Sarri.
«Un bene per il nostro calcio. Tornano i grandi allenatori e resta Cristiano Ronaldo, l’uomo che ha ridato la massima visibilità alla Serie A. Lavoro a Miami, e prima all’estero tutti guardavano la Liga perché c’erano Messi e appunto Ronaldo. Da quando Cristiano è in Italia, è risalito forte l’interesse per il nostro campionato. E poi con la Juve in campo gli stadi sono tutti pieni. Dobbiamo ringraziare Ronaldo e la stessa Juventus che ha fatto un’operazione straordinaria per il club e per il calcio italiano in generale».
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