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Intervenuto ai microfoni del MatchDay Programme di Inter-Spezia, Ashley Young, esterno nerazzurro, ha svelato così qualche aneddoto riguardante sé stesso e non solo: "Il mio idolo d’infanzia? Non è un mistero: ti favo Arsenal e adoravo Ian Wright. Che attaccante! Era il mio punto di riferimento, metteva tanta passione nel gioco, quello che provo a fare anche io. Vincere la Premier League è stato il momento più esaltante della mia carriera: trionfare con il Manchester United, vincere nell’ultima stagione di Sir Alex Ferguson… Un sogno!
Lavorare, ogni giorno, restando umile: è questa la caratteristica che mi ha accompagnato nella mia carriera. L’umiltà ti permette di imparare sempre. Sulla mia schiena ho un tatuaggio che racconta molto di me: ci sono io che tengo per mano mio figlio, dentro allo stadio, con il pallone sotto al braccio. L'Inter dei miei sogni? Pagliuca, reattivo e spettacolare. Roberto Carlos, imprendibile sulla fascia, che mancino! Paul Ince, il governatore, ultimo inglese all’Inter prima di me. Djorkaeff, classe, umiltà e… Quella rovesciata! Adriano, mix incredibile di tecnica e potenza".
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