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Zaccheroni: “Nagatomo grande interprete nel ruolo di terzino. L’Inter ha cambiato quattro allenatori…”

Francesco Parrone

L’ex tecnico nerazzurro Alberto Zaccheroni, attualmente Ct della nazionale giapponese in un’intervista a TuttoJuve.com, ha  parlato di Nagatomo e del campionato attuale dell’ Inter: Nagatomo è stato una delle rivelazioni del...

L'ex tecnico nerazzurro Alberto Zaccheroni, attualmente Ct della nazionale giapponese in un'intervista a TuttoJuve.com, ha  parlato di Nagatomo e del campionato attuale dell' Inter:

Nagatomo è stato una delle rivelazioni del campionato, se l'aspettava?

"È un giocatore di grande velocità, usa sia il destro che il sinistro e le sue accelerazioni mettono in difficoltà chiunque. Poi da buon giapponese è molto resistente. Tutte queste qualità in un ruolo come quello del terzino che non riesce più ad avere grandi interpreti fanno gola e non è stato un caso che quand'era al Cesena abbia attirato le attenzioni di Inter, Milan e Juventus".

C'è qualche giocatore che milita in Giappone che vedrebbe bene nel campionato italiano?

"Ci sono tanti giocatori giapponesi che potrebbero tranquillamente giocare in Serie A. Giovani estremamente interessanti che faranno parlare di sé ma da ct della nazionale nipponica non voglio dire chi. Sicuramente, senza andare a guardare i noti Kagawa oppure Honda, gente che non ha bisogno di pubblicità perché già nota a tutti vi sono alcuni giocatori che fanno parte della mia Nazionale molto interessanti, anche militanti in squadre non di primo livello".

Veniamo al nostro campionato. Si aspettava di trovare questa situazione di classifica?

"Personalmente non sono sorpreso, mi aspettavo sia la Juve prima sia l'Udinese ancora in corsa. D'altronde qualcuna deve pur stare lassù e a parte il Milan, se escludiamo la Roma che ha cambiato molto e il Napoli che non è abituato al doppio impegno campionato-Champions non c'è vasta scelta...".

Ci sarebbe ancora l'Inter

"Si, ma ha cambiato 4 allenatori in un anno, quindi qualche problema ce l'avrà sicuro. Diciamo che rimanere in carreggiata dopo aver vinto tutto non è facile".

Cosa c'è di nuovo in questa Juventus?

"Anzitutto la guida tecnica, be vista dall'ambiente con un ex giocatore della Juve in panchina. Poi, un organico composto da molti più giocatori che non hanno vinto e che quindi hanno fame. E soprattutto il grande vantaggio di non fare le coppe e parlo per esperienza. Quando arrivai al Milan nel 1998 la squadra veniva da un undicesimo e un decimo posto. Avevamo diversi giocatori in la con gli anni, ma la cosa non pesò perché potemmo concentrarci solo sul campionato, quindi meno partite, meno usura e niente infortuni: alla fine ci siamo laureati campioni d'Italia. Non mi stupirei, quindi se la Juventus riuscisse a vincere il titolo, penso che se la giocherà fino alla fine con Milan e Udinese".