Javier Zanetti, nella sua lunga carriera calcistica, si è sempre distinto per lealtà e valori. In campo e fuori. Nel libro scritto insieme al giornalista Gianni Riotta, Zanetti si è espresso in termini negativi solo di due giocatori. Uno di questi era Giorgio Chiellini, protagonista oggi di alcune dichiarazioni che hanno fatto discutere."Quante volte in campo ho visto l'arroganza, il petto buttato in fuori, il giocatore che, quando il compagno incassa un fallo, invece di rasserenare gli animi e invocare la calma, si getta avanti come cercando la rissa da saloon, bene attento che gli ultras si accorgano delle sue deprecabili gesta. Non mi piace questa prepotenza, non mi piace quando l'allegria, la solidarietà, il rispetto che, pur tra avversari, devono sempre governare la partita, cedono alla spocchia".
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Ecco cosa scriveva Zanetti di Chiellini nel suo libro: “Squadrava sprezzante, esagerava in…”
Nel libro "Giocare da uomo" il giocatore bianconero è nominato da Pupi come esempio negativo
"A livello internazionale ci sono giocatori, anche bravi, Piqué, Chiellini o Bonucci (quest'ultimo cresciuto nell'Inter, l'ho visto allenarsi accanto a me quando era nella nostra Primavera) per esempio, che entrano in campo come aristocratici alla corte del Re Sole: guardano tutti dall'alto in basso, squadrano sprezzanti gli avversari, esagerano in veemenza. "Datevi una calmata, ragazzi" mi viene da dire loro. Il calcio è un gioco, è uno sport, per noi è anche lavoro, ma è inutile caricarlo di stress. La vita è già lunga, difficile, la fortuna capricciosa, gira a suo piacere: meglio stringersi la mano, incoraggiarsi, ricordare quel che ci unisce e non quel che ci divide. Purtroppo non tutti la pensano così".
(tratto dal libro "Giocare da uomo")
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