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ZANETTI: “GRAZIE MOURINHO E BUON LAVORO”. E SU MORATTI: “PER ME E’ UN PADRE”…

“Ringrazio Mourinho per quello che ha dato all’Inter e spero che la sua avventura possa essere di successo“. Capitan Zanetti dice addio all’allenatore della tripletta e pensa al futuro. “Giocherò almeno altri due-tre...

Eva A. Provenzano

"Ringrazio Mourinho per quello che ha dato all'Inter e spero che la sua avventura possa essere di successo". Capitan Zanetti dice addio all'allenatore della tripletta e pensa al futuro. "Giocherò almeno altri due-tre anni. Il nuovo allenatore troverà un gruppo già formato. Io credo il mister in questi due anni abbia fatto un ottimo lavoro insieme a noi e noi volevamo continuare con lui questo cammino di successi, ma lui ha preferito la sfida con il calcio spagnolo e noi gli auguriamo ogni bene", sostiene Saverio, che stamattina ha risposto alle domande dei tifosi nerazzurri in una video-chat organizzata dal Corriere della Sera. Oltre ad essere il capitano del centenario e della triplete nerazzurra Javier è anche la memoria storica dell'Inter. "In 15 anni qui ho visto passare tantissimi campioni e tanti allenatori, forse - ripensandoci - mi sarebbe piaciuto che Simeone potesse rimanere più a lungo con noi. Nel 1999 abbiamo toccato il fondo. Il cinque maggio è una data difficile da digerire, e visto quello abbiamo saputo dopo si poteva evitare", continua. Momenti complicati ma lui di lasciare l'Inter non ne ha proprio voluto sapere. "Nell'anno difficile con Tardelli ho avuto l'offerta del Real Madrid, ma dopo aver parlato con Moratti gli ho detto che la mia intenzione era di rimanere e lui mi disse che la sua era quella di avermi ancora nell'Inter, il presidente è come un padre per me per tutto quello che mi ha dato e per il fatto di aver creduto in me quando ero uno sconosciuto, non lo dimentico", confessa. Quindici anni difficili, coronati da un 2010 straordinario. "La cosa più bella è vincere. Vincere il primo traguardo, con la sfida con la Roma, è stato emozionante. Vincere lo scudetto lottato fino all'ultimo è stato ancor più emozionante. E poi abbiamo chiuso la terna vincente a Madrid, con un trofeo che mancava da tantissimo tempo, quindi credo che questa emozione sia stata la più forte, anche perché siamo entrati nella storia vera. Ho sempre creduto che il momento dell'Inter sarebbe arrivato, ho continuato a crederci e ha funzionato. Tante volte ho pensato che non me ne sarei mai andato dall'Inter, che non avrei mai lasciato l'Inter da sconfitto, che sarebbe arrivato il nostro momento: eccolo". Non sono mancate neanche le domande su Calciopoli 2 da parte dei tifosi. "Vergognoso quello che si sta dicendo dell'Inter, il parlare di Facchetti, l'Inter non ha fatto niente, ha sempre creduto nel lavoro, nella buona fede ed è stata sempre danneggiata", risponde Zanetti.  L'ultima domanda ha a che fare con Mourinho. "Cosa gli ho detto alla fine della partita di Madrid quando l'ho abbracciato? Gli ho detto 'Sei un grande e grazie'. Grazie a te, capitano!