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Zanetti: “Io e Mou, i discorsi pre Madrid. Icardi, Calleri e #EpicBrozo, vi dico…”

Dario Di Noi

L’ospite della serata di Inter Nos, noto format di Inter Channel, questa sera è Javier Zanetti, il vicepresidente nerazzurro. Lo storico capitano, accolto nel salotto del canale ufficiale, ha risposto alle domande dei tifosi riportate da...

L'ospite della serata di Inter Nos, noto format di Inter Channel, questa sera è Javier Zanetti, il vicepresidente nerazzurro. Lo storico capitano, accolto nel salotto del canale ufficiale, ha risposto alle domande dei tifosi riportate da Roberto Scarpini.

Ecco la diretta testuale del live:

Posso chiamarti capitano o è un problema?

"No no, credo di no (ride)".

2015, primo anno fuori dal campo?

"Si direi un anno molto positivo, per me come per la squadra. Sto imparando tanto in questo nuovo ruolo, sto studiando anche molto. Ringrazio la società che mi ha dato la possibilità di rendermi utile, in questo modo sto conoscendo di più la società, condivdo tanti momenti che mi fanno crescere. Speriamo che il 2015 finisca con una vittoria, così poi andremo a fare un Natale sereno"

Settimana e ore pre-Madrid?

"E' stata una settimana molto particolare, tutti aspettavamo che iniziasse la partita. Siamo arrivati a Madrid tre giorni prima, ma ci è servito tanto per preparare la partita nel migliore dei modi. Con Mou che ci trasmettava sempre questa sicurezza e questa sua tranquillità, ci aspettava un gran momento. Rimarrà sempre indimenticabile, per me personalmente fantastico, da capitano ho avuto la possibilità di alzare la coppa, è stato uno dei momenti migliori della mia carriera. Mou trasmettava serenità e tranquillità, l'avversario era difficile ma la squadra era convinta di vincere quella partita e l'abbiamo dimostrato. Il mio discorso ai compagni? In queste occasioni bisogna parlare poco, l'entusiasmo è tanto e in quei momenti la concentrazione è massima. Ho detto soltanto che per tanti di noi era l'ultima opportunità di vincere la Champions, l'ultima per entrare nella storia dell'Inter. Mi sono permesso di dire queste parole prima di andare a giocare una partita che ci ha dato una grandissima gioia"

Zanetti Story, il film.

"Dico sempre che, dal giorno che ho smesso, le sorprese sono state tantissime, in continuazione. Questo film, quando è nata l'idea, mi sembrava infattibile, ma poi l'abbiamo finito ed è stato molto bello. Raccontare tutto il mio percorso qui, in Argentina, ascoltando mio padre e tanti amici, mi ha fatto emozionare tantissimo. Avere questo record di persone a seguire il film è stato fantastico. Un'altra dimostrazione di amore e di questo legame forte che ci unise da tutti questi anni. Me lo fanno sentire tutt'ora tutti, non solo gli interisti. Ora il dvd? Sì, ci sono tanti momenti qui, non solo fino alla finale di Champions. Ci sono tanti momenti che sono mancati nel film, ma adesso li potete vedere in questo dvd"

Mai pensato di cambiare squadra?

"No, l'ho detto sempre. Le possibilità ci sono state, con squadre importanti, ma io volevo lasciare il segno qui. Parlai con Paula della possibilità concreta di andare a Madrid, ma abbiamo deciso col cuore. Questa era la mia famiglia, e non poteva lasciarla in momenti di difficoltà. Volevo vincere con questa maglia, e il tempo mi ha dato ragione"

Bilancio dell'esperienza dal ritiro in poi?

"Scelta giusta, valutata in tanto tempo, una scelta pensata e non decisa in fretta, era il momento. Ho iniziato un nuovo percorso che mi sta insegnando molto e mi fa crescere. Dopo 25 anni sono tornato a studiare. sono davvero felice di poter coprire questo ruolo. Compiti? Si me li fanno fare, mi aiuta Pau. C'è bisogno di un aiutino sì (ride)"

Ambasciatore Expo?

"Emozione grandissima perchè fatto qui nella mia città e su un tema molto importante per me, la nutrizione. Poterlo aprire con questa partita, insieme a tanti amici, è stato nello. C'è stato il ritiro ufficiale della mia maglia poi, una sorpresa. Voglio ringraziare la società per quel bellissimo gesto. Credo che sia la cosa che conta di più il fatto che non fosse un gesto dovuto ma un gesto sentito"

Mi manca il campo ora, da vicepresidente?

"Continuo a giocare con Toldo e gli amici di Inter Forever, abbiamo creato anche questo per tornare a giocare (ride). No, sono felicissimo del mio ruolo, è stato una sorpresa: pronti via, vicepresidente. E' stata una bellissima responsabilità, rappresentare l'Inter in qualsiasi parte del mondo è un grande orgoglio. Cerco di trasmettere sempre quello che è stata la mia esperienza con questa maglia. Credo che il fatto di avere questa opportunità mi faccia crescere e imparare, rendendomi utile. Io volevo fare qualcosa di concreto, mettendo a disposizione quello che è stato e sarà il legame con questa società. Assieme ad una nuova società, non è semplice, ma stiamo facendo tanti passi in avanti. Lavoro con la società e sono anche molto vicino alla squadra. E' molto bello, il ruolo è importante. Magari era scontato che fossi vicino alla parte sportiva, ma il fatto di aprirmi ad altre aree mi fa sentire bene e mi fa sentire utile"

Essenza dell'Inter attuale?

"L'essenza dell'Inter rimane sempre. Dal di fuori sto vendendo una squadra molto solida, credo che tutti ci rendiamo conto che, partita dopo partita, si cresce e si cresce bene. Mi auguro di arrivare fino alla fine a lottare per qualcosa di importante, contava questo, il nostro primo obiettivo era tornare protagonisti".

Paese che mi ha stupito di più in giro per il mondo?

"Dico la Cina, perchè la sto scoprendo sempre di più. E' un paese che cresce continuamente, il calcio gli è sempre più a cuore, e lì penso si possa fare qualcosa di importante. Pazzesco vedere in tutti i paesi la passione per il calcio e la passione per l'Inter. Alle 6 del mattino a Shanghai c'erano 200 persone ad aspettarmi in aeroporto"

Sorteggiare il Bayern Monaco alla Juventus come è stato?

"No, tutti ne parlano. E' un onore essere ambasciatore per la CL. Mi è capitato di fare questa estrazione, ma penso sinceramente che la Juve se la possa giocare con tutti. Vignette sul web? Si, ho visto di tutto e di più. ma è divertente. La Juve ha una grande squadra, un grande organico, se la può giocare assolutamente"

Dybala?

"Non mi ha stupito, conoscevamo il suo valore. Però è vero, c'era un punto di domanda sul suo inserimento in una grande squadra. Ma sta tirando fuori le sue qualità fin da subito"

Quanto ho voglia di tornare a giocare quando gioco con Inter Forever?

"Inter Forever è questo, il piacere di ritrovarsi e raccontarci tanti momenti vissuti insieme. Quando giochiamo vogliamo che non finisca mai. Grande piacere. E indossare questa maglia è sempre bello, ci troviamo sempre bene"

Questa sarà un'Inter vincente?

"Ce lo auguriamo tutti. Iniziato percorso con un grandissimo lavoro di Mancio, i ragazzi stanno facendo cose straordinarie. Vedo soprattutto che lo stiamo facendo con uno spirito molto umile, mi ricorda quando iniziammo noi il periodo col Mancio. Stavamo costruendo e si vedeva che potevamo fare qualcosa di importante. In questi ragazzi vedo che c'è la voglia di poter iniziare un periodo vincente. Io me lo auguro, guardando gli allenamenti la loro voglia di dare soddisfazione ai tifosi è tanta. Speriamo che arrivi qualcosa di importante"

Infortunio?

"E' stato difficile, è stato un infortunio grave. Però il legame con i nostri tifosi e le testimonianze di affetto mi hanno dato la forza per tornare. Non dimenticherò mai il momento prima di entrare col Livorno, tutto lo stadio era in piedi per me. Anche loro hanno spinto il mister a mettermi in campo. Questa è un'altra prova che ho superato grazie a tutti voi.

Vita da vicepresidente e fondazione?

"E' più difficile organizzarsi, a volte ci sono impegni improvvisi, come una importante riunione in Cina, e tu devi andare. Però per la mia fondazione trovo sempre tempo, fa parte di me. E' bella la vita da vicepresidente perchè non ti fermi mai, sei sempre in movimento e credo che questa esperienza sia affascinanate. Ti fa vivere diversi momenti, giochi a calcio con Inter Forever ma hai tanti eventi, con sponsor e con tifosi"

Italia?

"E' la mia casa. L'Italia mi ha aperto le porte quando ero giovane e sconosciuto, e io ho deciso di rimanere a vivere qui perchè sono felice in questo paese. La mia famiglia si trova molto bene, l'Italia fa parte di me. Qui a vita? Si si. E' casa mia. Diventerò nonno italiano, si".

Ricordo più bello oltre alla finale di CL?

"La finale di Coppa Uefa, a Parigi. Era il mio primo trofeo internazionale, facemmo una grande partita e feci gol. E' stato uno dei momenti più belli".

Gol a Madrid con Inter Forever simile a quello?

"Sì, Madrid ci porta bene (ride)"

Miranda-Murillo?

"Avere una coppia così facilita tanto, trasmettono sicurezza e si complementano molto bene. C'è anche Andrea Ranocchia, c'è anche Juan Jesus, pure D'Ambrosio ha fatto molto bene da centrale. Questa squadra è completa, il mister ha tante alternative, e per questo fa il turnover, perchè i ragazzi lo mettono in difficoltà, stanno facendo tutti bene. La cosa bella è questa, chi entra dà il suo contributo. E per una grande squadra è fondamentale"

Cordoba-Materazzi e Lucio Samuel. Miranda e Murillo possono diventare come loro?

"Sono tutte grandi coppie. Io credo che ci siano i presupposti per diventare come erano loro"

Icardi capitano può fare carriera come la mia?

"Io me lo auguro, per me è stata una cosa fantastica poter fare tutta la mia carriera in una sola squadra. Questa società è la mia famiglia, fa parte di me. Mi sono trovato con persone meravigliose che mi hanno sempre fatto sentire facile. Auguro a Mauro di fare lo stesso"

Quanto conta l'armonia nello spogliatoio?

"Non è importante, è fondamentale. Quando vedo uno spogliatoio unito, come mi sembra quello attuale, è troppo importante. Tutti devono andare verso lo stesso obiettivo, cioè tornare protagonisti. Vedere questa armonia fa piacere, soltanto così puoi arrivare ad avere successi. Negli ultimi anni non c'era, vero. Succede, si creano delle situazioni. Quando abbiamo vinto tutto, c'era grande armonia nella squadra, con la società, con lo staff e pure con i tifosi. Tutti uniti verso lo stesso obiettivo. E così abbiamo vinto tutto. Quest'anno si respira qualcosa di simile"

Quanto conterebbe partire magari vincendo la Tim Cup, come successo alla prima Inter di Mancini?

"Sarebbe bello, vincere è sempre importante. Quella Coppa Italia fu fondamentale perchè fu il primo trofeo dopo tanto tempo. Questi ragazzi daranno il massimo per andare avanti in entrambe le competizioni. Contro il Cagliari non era semolice, ma l'approccio è stato ottimo. Dimostrano ancora una volta che chiunque entra fa bene"

Epic Brozo?

"Si ormai è per tutto, ha creato lui questa cosa. Ci spiegherà poi bene cosa vuol dire quando impara l'italiano"

Calleri?

"Lo conosco, è un grande attaccante, molto giovane. Ancora può crescere, il campionato italiano è sempre molto difficile, se arriverà qui gli farà bene soprattutto per la sua crescita. Credo starebbe bene in qualsiasi squadra italiana. Più Icardi o più Palacio? E' un attaccante che non è solo d'area, gli piace svariare, fisicamente è forte. Caratteristiche argentine"

Premio Gentleman?

"Mi piace trasmettere i valori perchè sono molto impornatti. Parlare con i giovani è bello, non tutti i momenti sono uguali. Bisogna ricordargli che per fare una carriera da professionista bisogna avere certi valori, soprattutto in una grande società Cerco di trasmettere la mia esperienza e quella che è stata la mia storia da calciatore. Il Premio Gentleman è un'idea di tanti anni fa, mi hanno premiato tante volte. Ora mi hanno detto di fare il presidente onorario così non mi danno più premi"

Chi è stato uno Zanetti per me quando ero giovane?

"C'era lo Zio, che era il capitano. Lui con Pagliuca e Giacinto, sempre presente con noi. Giacinto ti diceva la parola giusta nel momento giusto, ti diceva cosa volesse dire questa maglia. Lo Zio Bergomi? All'inizio lo chiamavo Beppe. Devo ringraziarli per tutto quello che mi hanno trasmesso"

Rispetto delle squadre avversarie per me?

"E' una delle cose a cui tenevo di più nella mia carriera. Dai miei tifosi poteva essere normale, ma non dalle altre squadre. Non te lo regala nessuno, te lo devi meritare,. Ho sempre cercato di essere me stesso dentro e fuori dal campo. E' bellissimo vedere appalusi su stadi rivali. Quando succede adesso, mi metto a ripensare a quello che ho fatto ed è bellissimo"

Tifosi?

"Il rapporto coi tifosi è cambiato per il meglio, mi sento anche più vicinoa loro e mi fa enorme piacere"

2016?

"Auguro ai tifosi tantissima felicità e li ringrazio per aver sempre sostenuto la squadra e la società. Per tutti noi che siamo parte di questa famiglia, auguro di vivere momenti di festa e di felicità. Buon Natale a tutti!"