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Zanetti: “Mou condottiero, con lui salto di qualità Inter. 5 maggio? Ci ha reso più forti”

Il vicepresidente nerazzurro ha parlato al Forum dei Talenti a Malpensa

Daniele Vitiello

Intervenuto al Forum dei Talenti a Malpensa, Javier Zanetti ha rievocato alcuni grandi ricordi del suo passato nerazzurro, come riporta il sito di Sky Sport: "Mourinho era il nostro condottiero, molto preparato, un uomo con una grande capacità, anche nell’attraversare i momenti diversi della stagione. Nonostante quello che la gente possa credere, è una persona molto aperta, che parla. Con me ad esempio parlava tantissimo, perché ero il capitano. Ci sentiamo ancora, abbiamo un ottimo rapporto, è stato lui a far fare all’Inter il salto di qualità verso il successo. Curava i minimi dettagli, perché ad alti livelli sono i dettagli a fare la differenza".

LA FASCIA DA CAPITANO - "La prima cosa è il rispetto che tu devi avere per i compagni e per tutte le persone che stanno facendo un percorso insieme a te. A me la fascia da capitano è stata data quando ero giovane, l’ho sempre indossata con onore e orgoglio, i compagni mi rispettavano per quello che ero, al di là della fascia. Perché la fascia non mi ha cambiato, è giusto così, non deve cambiare la tua maniera di essere e la tua essenza. Anche nei momenti di difficoltà, il capitano deve indicare la strada e cercare di risolvere i problemi insieme al gruppo. E’ la persona che ti guida. Penso che un capitano debba parlare poco e fare vedere tanto".

ITALIA - "Io ho tre figli, sono tre figli italiani. La sera di Italia-Svezia ero a San Siro con i due maschi, loro indossavano la divisa della Nazionale italiana, alla fine piangevano entrambi. E’ davvero dura spiegare a due bambini perché l’Italia non giochi il Mondiale. Può darsi, però, che questa sconfitta possa servire per far ripartire il calcio italiano".

5 MAGGIO - "I momenti di difficoltà sono quelli che ti rendono più forte. E' stato un momento difficile per la storia dell'Inter, Ronie era un fenomeno, il giocatore più forte del calcio mondiale, nonostante questo la partita non finì in un modo positivo per noi. Credo che questo ci abbia reso più forti e da lì abbiamo iniziato a costruire tutto quello che è venuto dopo. Non bisogna cancellare il passato".

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