Sbarchi all'Inter nel 1995: il primo commento è di Maradona che disse il miglior acquisto dell'anno
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Zanetti: “La mia top 11. Ultima in Premier prende quanto l’Inter, serve…”
"Arrivo in Italia, presentazione alla terrazza Martini. Potevano giocare tre stranieri e l'Inter aveva preso Ince, Roberto Carlos e Rambert che era un mio compagno che era molto conosciuto. Io ero il quarto, allenatore Ottavio Bianchi. Per me era una grandissima opportunità. Inizio a giocare io a destra e Roberto Carlos a sinistra. E Maradona dice questa cosa qui".
La più grande sconfitta è il maledetto 5 maggio del 2002
"Fu una sconfitta durissima. Per tutto il campionato siamo stati primi, arriviamo a Roma con la Lazio e perdiamo all'ultima giornata. Dopo bisogna sempre rialzarsi, non era facile. Un campionato vinto".
Come hai affrontato quel momento così buio?
"Digerire quella sconfitta non è stato semplice. Dopo un anno di sforzi... Ho preso questa sconfitta come parte del mio mestiere. Io per primo da capitano non dovevo mollare. Parlavo con Moratti e dicevo che il nostro momento prima o poi doveva arrivare. Il tempo poi ci ha dato ragione".
Nel 2010 il Triplete...
"Tutto quello che è arrivato dopo è stato fantastico. Vincevamo in Italia e ci mancava vincere in Europa. Arrivò Mourinho, mi chiamò, si presentò dicendomi che io sarei stato il suo capitano. Parlava già italiano. Con José abbiamo fatto il salto di qualità che ci mancava. Ci ha convinto che potevamo arrivare alla Champions. Alla seconda stagione ce l'abbiamo fatta. Nel girone stavamo per uscire a Kiev. Ha una grandissima intelligenza, un uomo molto preparato. Nelle conferenze sapeva già cosa gli avrebbero chiesto. Al Camp Nou esce per primo, si prende tutti i fischi e poi fa uscire la squadra. Era uno stratega".
La chiave di quella stagione qual è stata?
"La nostra squadra era fatta da uomini, tutti con grandi personalità. Tutti avevano voglia di scrivere una pagina importante per l'Inter. Quella squadra sapeva superare tutte le difficoltà. La squadra più forte era il Barcellona di Guardiola. Noi li abbiamo battuti, con Messi con 10 anni in meno. Quest'anno un'altra finale di Champions, non capita spesso. I ragazzi se la sono meritata".
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