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Javier Zanetti, intervistato dal quotidiano cileno La Tercera, ha parlato del suo infortunio, del suo presente e del suo futuro in nerazzurro. Fcinter1908.it ha tradotto integralmente l'intervista del Capitano:
Cosa ti ha fatto più male: l'infortunio o il momento della tua carriera in cui è arrivato?
"No, penso sarebbe stato peggio in un altro momento. Quello che mi fa male è che, a differenza di altre volte, non posso essere presente in un momento così difficile per l'Inter".
Perché la squadra è così lontana dalla lotta per il titolo?
"E' stato un campionato difficile per noi, al di là del fatto che siamo partiti bene. Per una serie di circostanze abbiamo cominciato a perdere, ci sono stati risultati negativi e la squadra non ha funzionato. Poi gli infortuni sono stati terribili. Questo ci ha reso il campionato più difficile".
Perché vuoi tornare in campo a 40 anni?
"Perché ho sempre avuto l'intenzione di giocare un altro anno e questo infortunio non mi farà cambiare idea. L'importante sarà tornare al meglio. Mi sento ancora in forma per giocare, i miei compagni mi fanno sentire utile e inoltre ancora ho passione negli allenamenti".
Nella decisione di tornare c'entra anche il record di Maldini, che ha giocato 603 partite in Serie A, 44 più di te?
"No, non mi toglie il sonno questa cosa. Non mi ossessionano i record. Già essere al secondo posto è un grande onore per me. Sono lo straniero con più partite in Serie A, sono cose che uno ricorderà sempre. Poi ho sempre ammirato Paolo Maldini ed è motivo di orgoglio essere secondo dietro di lui. Vediamo come torno e come mi sento. Poi vedremo quanto andrò avanti".
Perché la Juve ha accumulato tutto questo vantaggio nei confronti delle altre?
"E' la squadra che ha avuto più continuità, ha trovato un base solida e poi si è consolidata. E ha un ottimo allenatore. Le squadre di Conte sono aggressive, corrono tanto, proprio come lui quando giocava".
La stampa italiana dice che il primo scudetto della Juve è stato quello di Pirlo e questo quello di Vidal. Sei d'accordo?
"Pirlo è stato molto importante per tutta la stagione, Vidal determinante. Non solo come centrocampista ma anche per tutti i gol che ha fatto. E' stato per lui un anno molto produttivo".
Il miglior giocatore della stagione?
"Direi Vidal, senza dubbio. Lui e Pirlo sono stati i migliori quest'anno".
FUTURO - "Quando finirò la carriera, resterò all'Inter da dirigente. Il mio obiettivo è continuare ad aiutare l'Inter. Sono stato 18 anni in questa società, ho vissuto diversi momenti e ho avuto il privilegio di essere il Capitano in diversi momenti importanti per il club e per la sua storia".
Quante volte ti hanno chiesto: ma quando ti ritiri?
"Tante (sorride ndr). Però, a differenza del Sudamerica, dove ti direbbero che sei vecchio, qui rispettano quelli della mia età. Alcuni hanno giocato anche più a lungo, come Maldini e Costacurta".
Perché in italia giocano tanti giocatori di esperienza?
"Forse perché non ci infortuniamo...beh almeno fino ad ora. E perché i professionisti curano meglio il loro fisico"
Il tecnico dell'Inter ha 37 anni. E' la prima volta che ti capita un allenatore così giovane?
"Sì, non mi era mai successo. Ne abbiamo parlato e ci abbiamo anche scherzato. E' lui comunque che è giovane non io che sono vecchio (ride ndr)".
Un tuo compagno, Donkor, è nato 12 giorni prima del tuo debutto con l'Inter...
"Sì, potrebbe essere tranquillamente mio figlio. Gliel'ho anche detto in allenamento".
Che cosa è cambiato in te in 18 anni di Italia?
"Poco. Ho anche lo stesso taglio di capelli di quando ho esordito. Forse ho messo qualche capello bianco. Però, per fortuna, anche il fisico è lo stesso, e questo mi ha permesso di arrivare a giocare ad alto livello. Ora prendo questo periodo come un periodo di riposo per tornare con più forza".
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