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Zanetti: “Rinnovo Icardi? Ne stiamo parlando. Kovacic, Moratti e Mou…”

Simona Castellano

Javier Zanetti, prima della proiezione a Milano di “Zanetti Story”, il film documentario sulla sua vita, ha parlato ai microfoni di Sky Sport.  Queste le parole del vicepresidente nerazzurro:  -Hai vissuto tante serate speciali come...

Javier Zanetti, prima della proiezione a Milano di "Zanetti Story", il film documentario sulla sua vita, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. 

Queste le parole del vicepresidente nerazzurro: 

-Hai vissuto tante serate speciali come calciatore. La prima come protagonista di un film

Grande emozione, quando ho dato la mia disponibilità non mi rendevo conto di una cosa così importante, non smetterò mai di ringraziare la gente per tutto l'amore e l'affetto nei miei confronti. 

-Intervento Mourinho?

Una delle testimonianze che mi è piaciuta di più, dopo quella di mio padre che racconta la mia infanzia, il mio quartiere, mi ha emozionato tanto. 

-Momento migliore questo da quando Thohir è presidente?

Stiamo avendo risultati positivi, ieri dimostrazione di forza della squadra, non è semplice, ma il lavoro di Mancini sta dando i suoi frutti. 

-Rinnovo Icardi?

Stiamo parlando con Ausilio, Mauro, l'agente, la nostra predisposizione c'è sempre stata, speriamoa nche la sua, sta facendo molto bene e lo farà anche in futuro. 

-Kovacic?

Contento per il gol segnato a Cagliari, abbiamo stima nei suoi confronti, la società punta su di lui, può dare tanto, è giovane, deve stare tranquillo e deve dimostrare il suo valore quando avrà minuti a disposizione. 

-Cosa diresti a un ragazzo che non vuole giocare da terzino?

Posso consigliargli che deve rendersi sempre disponibile, se il mister chiede questo sacrificio è per il bene della squadra. 

-Mancini ha ricreato l'armonia?

La cosa più importante è che al di là della persona seduta in panchina, tutti dobbiamo pensare di fare il bene dell'Inter, pensandola così tutti si può solo fare bene. 

-Interesse Real Madrid?

Nel '99, quando abbiamo cambiato quattro allenatori, c'era confusione e negli ultimi due mesi sui giornali usciva che volevo andar via e che la società voleva cedermi. Ho conosciuto Cuper andando al ritiro, dovevo parlare con la dirigenza, ma io volevo rimanere, ha prevalso il legame con i tifosi, come stavo io nella grande famiglia nerazzurra, il tempo mi ha dato ragione, ci siamo tolti infatti grandi soddisfazioni. 

-Gracile all'inizio?

Ero magrissimo, sono cose che capitano nel calcio. Sono diventato così correndo e allenandomi. 

-Moratti vide una VHS?

Stavano guardando Ortega, ma fortunatamente ho giocato bene anche io, il presidente così disse di prendere anche il numero 4, che ero io.