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Zanetti: “Passi avanti, EL da non snobbare. Faremo squadra forte. Invenzioni su…”

Javier Zanetti, presente alla cerimonia "L'amore per lo sport e per la vita", ha affrontato vari temi

Simona Castellano

Javier Zanetti, presente alla cerimonia "L'amore per lo sport e per la vita", ha affrontato vari temi, dalla Fondazione PUPI al suo arrivo all'Inter, fino ad arrivare all'attuale squadra e alla nazionale argentina.

Ecco le sue parole:

FONDAZIONE PUPI - Sono nato vicino ad Avellaneda, vicino allo stadio dell'Independiente, in un quartiere umile e piccolo. Ora, grazie alla Fondazione, abbiamo la possibilità di aiutare i bambini che sono il futuro. Proprio per questo motivo dobbiamo fornire loro un'alternativa. Dal 2001 abbiamo deciso di fondare PUPI e cerchiamo di far crescere i bambini con sani valori, attraverso educazione e studio. 

LAVORI E INFANZIA - Al mattino consegnavo il latte e nel pomeriggio giocavo a calcio. Il calcio è sempre stato la mia più grande passione, fin da quando avevo cinque anni. Nell'Independiente ho giocato solo le giovanili, ero troppo gracile e mi hanno scartato. 

ARRIVO ALL'INTER - Ero uno straniero quando sono arrivato qui. C'erano Ince, Rambert e Roberto Carlos, io ero soltanto la ruota di scorta. Non pensavo che avrei avuto fin da subito la possibilità di giocare, questa cosa mi ha sorpreso molto. Ai miei genitori dissi che dovevo andare in Italia. Ovviamente dovevo lasciare tutto e quindi ero pieno di dubbi, avevo solo 18 anni. 

FACCHETTI E BERGOMI - Da subito ho avuto feeling con loro. Mi hanno aperto le porte dell'Inter. Dopo un mese ho capito che questa era una società speciale.

TIFOSI E NUOVO RUOLO - C'è stato un grande cambiamento, stiamo cercando di costruire una squadra competitiva, è normale ci siano momenti di difficoltà. I tifosi saranno sempre al nostro fianco, tocca noi fare anche l'impossibile per tornare al vertice. 

GRINTA E CUORE - La squadra è giovane e non tutti riescono a esprimere subito le loro potenzialità. Quando capiranno cosa vuol dire vestire la maglia di un club come l'Inter dovranno dare il massimo.

THOHIR - Con lui ci sentiamo spesso, parliamo in inglese. Qui a Milano ci sono tanti dirigenti, facciamo il meglio e rispettiamo i tifosi. Moratti ha portato l'Inter in alto e lui rimarrà sempre con Thohir. Tutto quello che sarà fatto servirà per migliorare e per tornare grandi. 

GIOCATORI DI OGGI - Io ho avuto fortuna di avere un fisico che mi ha permesso di fare sempre ottime prestazioni, ho avuto solo la rottura tendine d'achille. Credo che per andare avanti sia importante la cultura del lavoro. 

Milly Moratti, moglie di Massimo: Zanetti è un esempio nel calcio. Ha più resistenza di tanti ragazzi in campo. 

ZANETTI:

MORATTI - Sono la mia famiglia, non è stato facile arrivare qui così giovane, loro sono stati i primi ad accogliermi e ringrazierò sempre Massimo. Fin dall'inizio ho capito che Inter sarebbe stata la mia famiglia, perché il presidente pensava prima alle qualità che un giocatore aveva al di fuori del campo. 

SPOGLIATOIO IN FIBRILLAZIONE - Tutte invenzioni. Ovviamente non si riesce a vincere con lo spogliatoio spaccato. Io spero che questa squadra torni al più presto ad alti livelli. Ieri eravamo molto delusi per aver perso. Non abbiamo neanche il tempo di lamentarci, perché dobbiamo pensare subito alla prossima partita con l'Empoli. 

NAZIONALE ARGENTINA - Farà sempre parte di me. Sono felicissimo perché sognavo di poter giocare nella Seleccion e l'ho fatto. Spero che in futuro arrivino soddisfazioni per l'Argentina. Mi auguro che la Nazionale possa vincere la Copa America. 

INTER E SOCIETA' - Voglio continuare con questa grande società e voglio continuare a fornire la mia esperienza, difendendo ovunque questi colori. 

PROSSIMA STAGIONE - Adesso pensiamo a finire al meglio questo campionato, poi penseremo a costruire una squadra ancora più competitiva per tornare ai vertici. Quest'anno ci sono stati tanti giocatori nuovi, non è stato per niente semplice, ma ora siamo sulla strada giusta. Sono fiducioso per il prossimo anno, la nostra intenzione è quella di tornare ad essere protagonisti. 

TERZO POSTO - Dobbiamo ricordare da dove siamo partiti. Abbiamo fatto tanti passi avanti, ora torneremo in Europa, il che è un buon punto di partenza.

EUROPA LEAGUE - Noi non la snobbiamo, la consideriamo una competizione europea importante. 

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