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Zanetti: “Voglio finire la stagione e poi confrontarmi con la Società “

Daniele Mari

Autori del libro “Giocare da uomo”, Javier Zanetti e Gianni Rotta sono stati protagonisti del Premio Gianni Brera, Sportivo dell’anno 2013″. Ad aprire la cerimonia, organizzata nell’Auditorium “Giovanni...

Autori del libro "Giocare da uomo", Javier Zanetti e Gianni Rotta sono stati protagonisti del Premio Gianni Brera, Sportivo dell'anno 2013". Ad aprire la cerimonia, organizzata nell'Auditorium "Giovanni Testori" in Piazza Citta di Lombardia a Milano e condotta da Mino Taveri, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni ha dato il benvenuto a tutti gli sportivi presenti.

Il Premio Speciale a Javier Zanetti e Gianni Riotta è stato assegnato con la seguente motivazione: "Capitano e gentiluomo. Basterebbero queste due parole per sintetizzare la carriera e la vita di Javier Zanetti. Ma dietro alle instancabili corse sulla fascia, all'inesauribile carica agonistica e ai capelli sempre perfetti, c'è molto di più. C'è un uomo che da ragazzo ha sofferto, è caduto ed è riuscito a rialzarsi fino a sollevare le coppe più importanti della storia del calcio. Gianni Riotta è andato alla scoperta di quest'uomo, guardando oltre la maglia nerazzurra e aprendone il cuore. Dagli inizi faticosi ai successi planetari, ne scaturisce il quadro di un personaggio che non ha mai perso la propria umiltà e la consapevolezza delle proprie origini. Anzi, ha sempre tratti dalle radici la forza di ricominciare dopo le avversità che la vita, sportiva e non solo, gli ha riservato. E' un onore consegnare il Premio Brera a Javier Zanetti, con la speranza che tanti giovani seguano il suo esempio dentro e fuori dal campo. Con un ringraziamento particolare a Gianni Riotta che ha deciso di raccontare le gesta di un grande uomo. O meglio, gentiluomo".

Sul palco per la premiazione, Zanetti ha dichiarato: "Se voglio scrivere ancora tante pagine del mio libro? Ma credo che ormai manchi poco...(sorride). Sto benissimo, ho recuperato da questo infortunio, il primo grave di tutta la mia carriera. Il mio desiderio era tornare per giocare almeno una partita, sono riuscita a farlo e vediamo come andrà. Che cosa ho in mente? Mi piacerebbe tantissimo finire questa stagione, vedere come sto e poi confrontarmi con la nuova Società per vedere che cosa hanno in mente anche loro. Sicuramente mi piacerebbe rimanere nella famiglia nerazzurra, l'Inter è la mia casa e vorrei continuare a rendermi utile in un altro posto. Ma per questo c'è tempo, adesso vanno affrontate le difficoltà di questo momento che stiamo attraversando e bisogna pensare solo al bene dell'Inter".