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ZANETTI: “VOGLIO LA SECONDA STELLA. GRAZIE MOU. MAICON? UN FENOMENO”. PIU’ FREDDO SU BALOTELLI

Javier Zanetti guarda avanti. Il Capitano nerazzurro, reduce da una stagione stratosferica ignorata solo da Diego Armando Maradona, non si adagia sugli allori ma è già pronto per ripartire. Il raduno è ormai prossimo e Zanetti già si proietta...

Daniele Mari

Javier Zanetti guarda avanti. Il Capitano nerazzurro, reduce da una stagione stratosferica ignorata solo da Diego Armando Maradona, non si adagia sugli allori ma è già pronto per ripartire. Il raduno è ormai prossimo e Zanetti già si proietta sugli obiettivi di medio-lungo termine: "Siamo a quota 18 Scudetti, ne mancano due per arrivare alla seconda stella e io non voglio smettere prima di allora".

Il Capitano ha parlato anche di Josè Mourinho: "Grazie a lui ci siamo lui ci siamo riscoperti forti, fortissimi. Ora c’è grande consapevolezza nei nostri mezzi. Ci lascia una vera cultura del lavoro. Senza fatica non si raggiunge niente e l’Inter oggi è una macchina da guerra in questo senso. Benitez porterà invece ulteriori iniezioni di esperienza ed entusiasmo. Arriva un altro tecnico capace di vincere, di gestire al meglio un ambiente pieno di campioni come il nostro: ha carisma, e il suo lavoro verrà comunque facilitato da un gruppo che non vuole mollare nulla per strada, a partire dalla Supercoppa italiana".Impossibile non parlare di mercato e allora Zanetti si esprime così su Maicon e Balotelli: "Maicon è un fenomeno. Spero che resti. Balotelli? Vedrà lui cosa sarà meglio fare e comunque alla campagna acquisti penserà la società".Per quanto riguarda gli obiettivi della stagione 2010/2011, invece, Zanetti è chiarissimo: "Voglio le tre coppe che ci giocheremo nel 2010 (Supercoppa Italiana, Supercoppa Europea e Mondiale per club) e poi potremo pensare a Scudetto e Champions League".

 

"Voglio continuare fino alla seconda stella con l'Inter", ha fatto sapere il Capitano, come riportato oggi dalla prima pagina della Gazzetta dello Sport. Una sfida, l'ennesima, per chi nella sua carriera ha conosciuto solo due, splendidi colori: il nero e l'azzurro.