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Zanetti: “Voglio un’altra partita davanti ai miei tifosi. Grazie perché…”

Eva A. Provenzano

Ieri il suo ciuffo ha tremato per la prima volta. Si è messo le mani tra i capelli e ha chiesto il cambio immediatamente. Si è seduto a bordo campo ad aspettare i soccorsi e ‘show must go on’. Lo spettacolo, se così si può chiamare...

Ieri il suo ciuffo ha tremato per la prima volta. Si è messo le mani tra i capelli e ha chiesto il cambio immediatamente. Si è seduto a bordo campo ad aspettare i soccorsi e 'show must go on'. Lo spettacolo, se così si può chiamare la triste partita di Palermo che rispecchia assenze e limiti dell'Inter, doveva continuare.

Molti interisti però si sono fermati lì. La gara a quel punto ha assunto un tono strano, diciamo come se non esistesse, tutti gli occhi erano puntati su di lui, sull'argentino dal cuore interista. 'Cosa si è fatto, perché - stagione maledetta - è successo proprio ora, tornerà, e se tornerà sarà mai come prima?', ce lo siamo chiesti tutti in quei momenti di panico. 

Javier Zanetti non ha molti dubbi, vuole tornare a giocare con la maglia nerazzurra, la sua maglia, quella che è la sua vita, e non gliene importa niente se c'è chi dice 'carriera a rischio' perché si è risollevato tante volte e lo farà anche adesso. Perché se c'è uno che sa aspettare quello è lui. Nelle sconfitte non si è mai tirato indietro, simbolo delle vittorie più belle, chilometri e chilometri a portare palla a rubarla, a crossare, a far sognare quelli che Pupi se lo sono stampato nell'anima e lì lo terranno per sempre come il leggendario capitano di mille battaglie, condottiero silenzioso e leale amato da tutti, anche dagli avversari. Tornerà e dimostrerà ancora una volta che i supereroi esistono per davvero.

Saverio, dopo la risonanza di ieri sera che ha confermato la rottura del tendine d'Achille, ha parlato oggi, in collegamento telefonico con Inter Channel, tornando nuovamente sulla batosta subita ieri al 'Barbera'. Ecco quanto raccoglie Fcinter1908.it: 

"Ciao a tutti, ringrazio tutti i tifosi, i colleghi chi mi è stato vicino in questo momento. Questo fa parte del nostro mestiere. Penso già all'operazione e alla riabilitazione per tornare a giocare. C'è questa convinzione nella mia testa. Farò tutto con calma per guarire bene e poi rendermi disponibile per qualsiasi cosa. Ho subito capito che si trattava di qualcosa di grave e che poteva essere il tendine. E' stata una giornata sfortunata. Fa parte del mio mestiere, è arrivato ora, a quasi 40 anni e prima non ho mai avuto infortuni gravi. In serenità cercherò di guarire e di stare meglio. Dicono che è difficile ricominciare a quest'età? Ognuno può dire quello che vuole. Io voglio guarire bene, guarirò grazie al nostro staff medico che è uno dei migliori, voglio tornare per giocare. Almeno un'altra partita davanti ai miei tifosi la voglio fare e mi auguro di farne anche più di una. Cosa ho detto ai miei compagni? Hanno dimostrato tanto affetto. Erano dispiaciuti di quanto accaduto, li ringrazio, ma bisogna stare vicino a questi ragazzi, in questo finale di stagione difficile in cui siamo contati. Io sarò un tifoso in più e loro cercheranno di qualificarsi, dando il massimo, all'Europa League. Tanti auguri dagli avversari? Vuol dire che la mia carriera è stata una carriera dove tutti hanno apprezzato il mio comportamento dentro e fuori dal campo e questa testimonianza mi fa piacere. Il gol più bello? Parigi, un trofeo importante. Sono pochi i gol, ma per me sono importanti. Grazie a tutti i tifosi per l'affetto, da quando sono arrivato in Italia mi avete sempre fatto sentire come un figlio".Un fratello, un amico, un esempio, per tanti tu sei molto Javier, torna presto: ti aspettiamo!!