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Nicolò Zaniolo, neo acquisto dell'Inter classe 1999 proveniente dall'Entella, ha svolto oggi il suo primo allenamento con la maglia nerazzurra. Intervistato da GianlucaDiMarzio.com, il papà Igor ha parlato del figlio, svelando qualche retroscena di mercato e svelandone le caratteristiche.
IL MERCATO - "È una grande soddisfazione vedere mio figlio firmare con l’Inter, un motivo d’orgoglio. Cosa chiedere di più? Giocare in una grande squadra è sempre stato il sogno di mio figlio. Ci sono state mille voci di calciomercato con continui contatti: Tottenham, Colonia, Juve, Roma, Sassuolo e non solo. Era sempre in mezzo a mille voci. Dopo la finale di Tim Cup Primavera persa dall’Entella contro la Roma c’è stata una vera e propria asta. Mio figlio è un ragazzo sempre sorridente e solare ma negli ultimi giorni era nervoso, voleva conoscere il suo futuro. Poi è arrivata l’Inter e se l’è aggiudicato grazie ad una trattativa fulminea. Gli ultimi giorni sono stati particolarmente intensi: prima sembrava in vantaggio la Juve, poi l’Inter, poi ancora la Juve e così via".
"Alla fine l’hanno spuntata i nerazzurri! Lui non aveva preferenze - continua Igor Zaniolo - come avrebbe potuto averne di fronte a due squadre così?! Appena abbiamo saputo della chiusura della trattativa ci siamo abbracciati e finalmente l’ho rivisto sorridere. Non vedeva l’ora di cominciare: indipendentemente da tutto, si stava già allenando da tre settimane con un personal trainer. Sarebbe stato felicissimo di continuare anche all’Entella ma parlare di Inter è come paragonare la Terra con Marte. Poi ieri abbiamo festeggiato in famiglia, mio figlio ci teneva davvero molto".
L'INTER - "Allenarsi quotidianamente e condividere lo spogliatoio con grandi campioni farà la differenza. Sono sicuro che indipendentemente da quanto giocherà, migliorerà. Perché è inevitabile quando ti confronti quotidianamente con giocatori del genere. E di conseguenza ne gioverà anche la sua vita ma sono sicuro che Nicolò rimarrà sempre coi piedi per terra. Non so dove potrà arrivare ma sicuramente delle buone basi sia tecniche sia fisiche".
SUPERARE IL PAPA' - "Penso proprio che ce la farà, io e Nicolò siamo molto uniti anche se diversi sia caratterialmente sia come giocatori. Mi chiede spesso consigli per quanto riguarda il campo e da ex giocatore ovviamente cerco di aiutarlo. Io ero un giocatore diverso che aveva bisogno dello scontro fisico con l’avversario per mettere in mostra le proprie qualità. Dovevo essere al 100% fisicamente per rendere al massimo, mentre Nicolò coi piedi che ha può mettersi in mostra con qualche giocata anche in una giornata no".
CARATTERISTICHE - "Come caratteristiche sinceramente non saprei a chi paragonare mio figlio, fisicamente e per ruolo direi a Kakà però forse assomiglia più a Pastore anche se l’argentino è un fenomeno e Nicolò ne ha di strada da fare. Fuori dal campo poi è un ragazzo esuberante che in un gruppo sa essere leader. È un classico ragazzo di 17-18 anni che ha dato sempre la priorità al calcio, anteponendolo per forza di cose spesso alla scuola. Con lo studio non è mai andato male ma diciamo che in classe seguire le lezioni era l’ultimo dei suoi pensieri. Come curiosità posso dire che è destro a far tutto, come mangiare e scrivere, ma calcia solo di sinistro! È inspiegabile perché in famiglia non c’è nessun mancino".
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