Le ultime polemiche risuonano anche nelle righe dell'editoriale odierno scritto da Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, che cita anche Antonio Conte in riferimento alla lettera pubblicata dal quotidiano che ha creato un putiferio. Ecco quanto scrive Zazzaroni:
primo piano
Zazzaroni: “Auguri esauriti. E auguri a Conte. Antonio, ti dico una cosa: quella lettera…”
L'editoriale del direttore del Corriere dello Sport dopo le ultime polemiche
"Domani è Natale e per un giorno o soltanto poche ore saremo tutti più tolleranti e sopportabili. Da giovedì, di nuovo frustrati, invidiosi, incazzati, perdenti. Perduti. E’ il momento degli auguri, alcuni sinceri, altri meno: siamo pur sempre esseri umani. Auguri innanzitutto a chi negli ultimi mesi mi (ci) ha impartito straordinarie lezioni di vita e di giornalismo (più sui social che sulla carta, per la verità) (...). Auguri a chi ci ha accusato di razzismo per un titolo che i più lucidi hanno definito probabilmente incauto ma che fino a poco tempo fa sarebbe stato addirittura apprezzato, pensate – molti l’hanno considerato “geniale”.
CONTE - Auguri a Conte che la butta sul personale: no, Antonio, non avevo letto quella benedetta-maledetta mail nella quale si dava dell’esaurito all’allenatore, ma dal 1979 mi fido di Italo Cucci e da qualche mese di chi ha passato la pagina: “Post” è una palestra di democrazia e libertà d’opinione frequentata da interisti e juventini, bolognesi e milanisti, napoletani e romanisti e laziali. Ce n’è per tutti i cuori e i fegati. Se ho intervistato Salvatore Francesco F., 70 anni, l’autore, è soltanto perché lo dovevo ai lettori e alla redazione, dal momento che qualcuno aveva ipotizzato che la mail fosse falsa. Materia da querela".
AUGURI 'ESAURITI' - "Auguri soprattutto ai tanti lettori che se ne fregano delle beghe tra giornalisti e continuano a leggerci con passione o spinti dall’emozione. A loro chiedo scusa per lo spazio che ho sottratto al trionfo della Lazio di Simone, Lotito e Tare, ai progressi della Roma di Fonseca, al rilancio del Napoli, al primato dell’Inter (Conte tecnico impareggiabile, quante volte l’abbiamo santificato, e qui mi fermo), al lavoro non semplice di Sarri, allo spettacolo di calcio offerto da Gasperini e soprattutto a Sinisa, amico che non ho mai perduto: purtroppo il 13 luglio commisi un clamoroso errore di presunzione pensando di essere, per lui, diverso dagli altri. E non lo ero, non lo sono. Ho pagato un prezzo troppo alto. Prometto che da venerdì continueremo a informare, raccontare, celebrare, titolare e criticare: è il nostro lavoro. Auguri esauriti".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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