"Prigioniero della parola data. Prigioniero di certezze che niente e nessuno riesce ancora a scalfire. Prigioniero di una situazione per alcuni aspetti surreale e più grande di lui. Prigioniero dell’orgullo. Prigioniero di troppi interessi, spesso trasversali". Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, commenta così la situazione di Mauro Icardi.
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Zazzaroni: “Icardi uomo di principi, rispetta parola data…a Paratici. Zhang gli nega l’incontro”
L'editoriale del direttore del Corriere dello Sport sul caso Icardi
L'argentino, escluso definitivamente dal progetto Inter, è un obiettivo del Napoli ma continua a glissare, con il club partenopeo che accusa la Juventus di azioni di disturbo. E nel destino di Icardi potrebbe esserci proprio la società bianconera:
"L’Inter è invece sicura che Paratici mantenga da mesi i contatti con Wanda soltanto per far sì che il “grande disturbo” continui ad avvelenare le giornate di Marotta. Si è peraltro saputo che Icardi, nel periodo dello “sfasciamento”, diede la parola proprio a Paratici, il primo consolatore a farsi vivo, ed essendo uomo di principi ancora la rispetta".
Dal canto suo, Icardi non ha chiari i motivi della rottura definitiva. "Pensa che non sia questo il momento migliore per lasciare Milano, giusto Torino è a un’ora d’auto e il trasferimento non stravolgerebbe la vita della truppa: all’apparenza sembra sereno, in realtà si sta ancora domandando quali siano i motivi per i quali l’Inter lo sta trattando da gennaio come un appestato d’oro: avrebbe voglia di parlare con Zhang ma non gli viene concessa l’occasione. Trascura il fatto che fu proprio il presidente a imporre ai suoi la linea durissima" scrive Zazzaroni.
L'argentino è fermamente convinto di voler rientrare in gruppo e riconquistare una maglia da titolare: "A Maurito le dichiarazioni della società – le riassumo con la teoria dell’esclusione dal progetto a titolo definitivo – sono entrate da un orecchio e sono immediatamente uscite dall’altro. Ferma è in lui la convinzione di poter essere nuovamente impiegato con la maglia che più ama. Inoltre non capisce perché mai a Nainggolan e Perisic sia stata offerta la via di fuga del prestito, mentre per lui si parla soltanto di cessione da 70-80 milioni".
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