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Zazzaroni: “Inter di Zhang solo di nome. Marotta si dimette? In slancio di bontà dico…”

Redazione1908

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha parlato nel suo editoriale della imminente cessione di Lukaku

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha parlato nel suo editoriale della imminente cessione di Lukaku, in riferimento anche all'ingresso del fondo CVC nella Liga, con la stessa formula proposta e rifiutata dalla Serie A.

"CVC, che ha sede in Lussemburgo e una capacità di investimento pari a 110 miliardi di dollari, garantirà 2 miliardi e 700 milioni di euro alla Liga, valutata 24,2 miliardi (rispetto alla Serie A conta su 700 milioni di risultato estero in più): un’iniezione di denaro che le consentirà di attenuare gli effetti della pandemia sui conti incoraggiando il rilancio. Giusto per dire, il Real Madrid, che non può permettersi di fare mercato in entrata da due sessioni, potrà concedersi Mbappé, mentre il Barcellona, che ha le pezze al cuore, riuscirà finalmente a onorare il lungo contratto appena rinnovato a Messi"

Il caso Lukaku

"La notizia dell’accordo tra Liga e CVC l’ha rilanciata ieri mattina la Reuters proprio mentre l’apertura dei quotidiani sportivi era la gravissima rinuncia dell’Inter, che per debiti ha già dovuto salutare Conte e Hakimi, a Big Rom Lukaku.

In uno slancio agostano di bontà mi sento di esprimere piena (...) solidarietà a Marotta e Ausilio, completamente abbandonati dagli Zhang, che del club sono i proprietari solo nominali ormai. Nell’ultimo anno non sono stato tenero con l’ad dell’Inter che mi aveva dato ottimi motivi per criticarlo.

Mi rendo conto tuttavia che lui e il direttore sportivo erano - e sono ogni giorno di più - costretti a lavorare in condizioni di estremo disagio. Ora mi domando cosa potrà accadere nei prossimi due anni, ovvero da qui a quando - salvo miracoli - un altro fondo, Oaktree, si prenderà l’Inter con la forza dei prestiti non rimborsati.

Sarebbe opportuno che i cinesi si facessero da parte, ma nessuno glielo può imporre. In Italia, almeno. A Marotta, più che ad altri, rimprovero comunque di aver sottovalutato per distrazione da Superlega e desiderio di non lasciare la governance della confindustria del pallone a manager esterni, l’importanza del progetto che, se fosse passato, gli avrebbe semplificato notevolmente la vita. Fatti due conti, l’Inter avrebbe ricevuto un centinaio di milioni, fondamentali per trattenere tanto Lukaku quanto Hakimi. Non mi sorprenderei se Marotta e Ausilio si dimettessero".