Nel corso dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano, ha parlato così di Roma-Inter di stasera
Nel corso dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano, ha parlato così di Roma-Inter di stasera: "Sono curioso: come la giocherà De Rossi? Punterà sulla difesa ardita e la risalita, avendo un centrocampo inferiore sotto tutti i punti di vista - tecnica, esperienza, motore, personalità - a quello di Inzaghi, oppure investirà su una proposta ambiziosa di gioco integrandola eventualmente con una o più marcature dedicate? Penso innanzitutto a quella su Hakan “Pirlo” Calhanoglu? Per essere ancora più chiaro e evitare fraintendimenti: la risolverà alla Mou, che a San Siro - privo di Dybala - creò una sola occasione, subì a lungo la prepotenza nerazzurra ma non uscì con le ossa rotte almeno nel punteggio, o alla giochista (...)?
Le tre vittorie di fila Daniele le ha ottenute su Verona, Salernitana e Cagliari, ovvero la quartultima, l’ultima e la terzultima in classifica. Le prime due con non poche difficoltà (era appena subentrato), specie nella ripresa tanto all’Olimpico quanto all’Arechi, la terza con bella disinvoltura e tanto divertimento per il pubblico, sfruttando l’impiego di Angeliño, un esterno di livello (Spinazzola viaggia a corrente alternata per via delle numerose noie fisiche) e il ritrovato entusiasmo di Pellegrini; Mancini, Cristante, Dybala e Lukaku, come altri, hanno sempre dato tutto quello che avevano quando ne avevano.
Proprio Dybala e Lukaku erano assenti all’andata contro la Salernitana, mentre Paulo giocò 70 minuti al Bentegodi: 40 tiri complessivi verso la porta avversaria, ma qualcuno se n’è dimenticato: a Roma è cambiato improvvisamente il vento, si è passati dal Maestrale allo Zefiro. E allo Zufolo.
Fin qui Daniele non ha sbagliato una mossa: essendo un uomo di esperienza e spogliatoio, ha lavorato in particolare sulla testa dei giocatori, non solo di quelli che con Mourinho non stavano dando il fritto - due and a half - e ha ricevuto le risposte che cercava. Oggi affronta il primo avversario importante, la superpotenza del campionato capace fin qui di schiacciare tutte le altre big, o presunte tali. Il test è delicatissimo e indicativo. De Rossi dopo Mourinho e in mezzo l’Inter. I due hanno poco in comune anche per una questione anagrafica, ma si stimano e non potrebbe essere diversamente: non a caso José avrebbe voluto Daniele al Real, l’ha ricordato proprio in questi giorni.