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Lunedì pomeriggio è arrivata dall'Agenzia delle Entrate una circolare che ha gelato il sangue di alcuni club di Serie A, Inter in primis. Tale circolare, "nega la riduzione della tassazione sugli stipendi agli sportivi professionisti impatriati", come spiega Ivan Zazzaroni nel suo editoriale sul Corriere dello Sport di oggi. Uno stop quindi ai benefici del decreto crescita sul quale hanno fatto affidamento diversi club per portare in Italia giocatori dall'estero.
Continua Zazzaroni: "Che il calcio di serie A stia sulle palle al Governo Conte è un fatto. Un paio di ministri “nemici” li abbiamo facilmente individuati - e a più riprese segnalati - a primavera. I disastri che hanno provato a combinare! Adesso è il turno dell’Agenzia delle Entrate, impegnatasi per complicare ulteriormente l’esistenza (sopravvivenza) dei nostri club". Inevitabile la reazione della Federazione e dei club: "Gravina si è subito agitato e ha scritto al ministro Gualtieri e Beppe Marotta ha fatto il diavolo a quattro per tentare di coinvolgere gli esponenti più sensibili (e a lui vicini) dell’Esecutivo".
Sembra per fortuna esserci uno spiraglio in questa vicenda: "Nelle ultime ore si sta facendo largo la convinzione che l’allarme possa rientrare. Due i motivi, che sono errori contenuti nella circolare stessa: il dpcm non emanato riguarda l’articolo 5 che parla del fondo per i vivai (l’agevolazione è riferita all’art. 4) e nel diritto tributario non esistono norme retroattive. La società più danneggiata sembra essere l’Inter, per via dei numerosi trasferimenti dall’estero realizzati nell’ultimo anno e mezzo".
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